Juve Stabia, le vespe si arrendono al Palermo, editoriale sul secondo turno dei play off, una gara amara, molto amara per i colori gialloblu:
Juve Stabia: Lo spettacolo, quello vero, si e’ visto prima della partita con i tifosi che muniti di bandiere hanno colorato la zona del “Viale Europa” scortando ed incitando la squadra fino allo stadio. Poi stop. Una brutta partita, con il Palermo che viene al Menti e fa la voce grossa e butta giu dalla Torre le vespe di Castellammare.
Se nella gara di campionato il Palermo vinse con una direzione di gara che fece arrabbiare il team gialloblu, ieri i rosanero di sicilia hanno vinto con merito. Questa volta nessuna giustificazione per la squadra di Padalino che ha gettato troppo presto la spugna. Contro la Casertana il classico campanello d’allarme, ieri invece la spia di colore arancio e’ diventa rossa dopo pochi minuti. Senza idee e senza mordente, insomma la solita squadra vista in questo campionato quando si trattava di fare il famoso salto di qualita’.
Fatta questa critica, restano tante cose positive viste in questo girone di ritorno, come i record in trasferta ed alcune prestazioni gustose ma l’amaro in bocca e’ davvero tanto perche’ il turno si poteva superare e regalarsi altri 180 minuti per provare a sognare. Non e’ stato cosi e bisogna accettare il verdetto del manto erboso.
Le vespe viste in questi play off hanno dimostrato di avere le pile scariche e quando giochi queste sfide senza il classico “Veleno nella coda” diventa tutto maledettamente piu’ complicato. Contro la Casertana, dopo il goal di Castaldo, ci fu una grande reazione, vedi il palo di Borrelli ma ieri si e’ offerto il classico “Fumo” e davvero poco “Arrosto”.
Questa stagione difficile, dopo la retrocessione e’ andata. Un girone di andata mediocre, un girone di ritorno a tratti esaltante ed adesso la palla passa ai piani alti per far capire alla piazza che ruolo dovra’ recitare la Juve Stabia nella prossima stagione ed ovviamente i cuori gialloblu sperano di avere il classico copione da attori protagonisti.