Ballarin ricorda il grande Nicola De Simone
Walter Ballarin, calciatore molto legato ai colori azzurri del Leone di Siracusa, racconta la figura di Nicola De Simone, in una intervista esclusiva di Gabriele Midolo di Magazine Pragma, ecco un passo di questa bella chiacchierata con l’ex azzurro:
Un ricordo di Nicola De Simone…
Quando andavamo in ritiro facevamo coppia fissa. Prima si andava in due per stanza e con lui eravamo sempre insieme. Un ragazzo meraviglioso, eccezionale. Lui aveva sempre paura che le cose andassero male; come tipo in squadra quando ci stava qualche screzio in partitella. Lui era sempre lì presente, che voleva la tranquillità. Sempre sorridente. Purtroppo in quel momento cruciale dove stavamo vincendo il campionato ce l’ha portato via. Un ragazzo che ragionava in positivo su tutto; bravo su tutti i fronti. Al livello fisico era una bestia. Era difficile spostarlo. Quando, in allenamento, marcava me era difficile andare via.
Uno tra i migliori difensori con cui ha giocato?
Si assolutamente, molto forte. Lui veniva dalle giovanili della Fiorentina dove ha conosciuto sua moglie. Un ragazzo incredibile e meticoloso… non ho altri aggettivi per descriverlo. Stavo pensando che all’epoca ci stava una sola sostituzione…
Esatto, vedevo infatti che quel giorno fatale al posto di Nicola entrò Costa che poi segnò l’unico gol del Siracusa…
Quel giorno lì non ho nemmeno giocato. Ero in panchina per un dolore all’inguine anche se il mister voleva che entravo dal primo minuto non ci sono riuscito perché avevo troppo dolore, questa è stata la prima fatalità. Giocavamo in un campo di terra battuta, non di erba. Nicola, infatti, oltre a prendere la pedata andò giù e sbatte la testa in quel campo durissimo…
Quindi la vittoria della Coppa è stato un mix tra rabbia e cuore?
Le ultime partite si! Partimmo verso Castellammare per i funerali di Nicola per poi andare a giocare a Sorrento. Era un campo infuocato in terra battuta e noi avevamo una squadra molto tecnica con un buon palleggio. Stavamo perdendo, riuscendo infine a pareggiarla. Successivamente la partita Clou in casa contro la Casertana ed eravamo a pari punti con altre due squadre. Noi abbiamo vinto con il gol di Petraccini al 49’ minuto su passaggio mio.
La settimana dopo dovevamo giocare la finale di Coppa Italia. Partita secca. Era una giornata nuvolosa… dove è successo il tutto. A un minuto dalla fine mi capita quella palla, mi sono coordinato in mezza rovesciata e con un pallonetto il pallone ha scavalcato il portiere. E’ venuto giù tutto lo stadio… Non siamo riusciti nemmeno a festeggiare perché in campo ci stava tantissima gente. Tre/ quattro persone mi hanno preso in spalla e non si capiva più niente – ride –