Giorni di lavoro intenso sia a Palermo che a Foggia, ma a Siracusa?
Sono giorni intensi di lavoro sia a Palermo che a Foggia per poter iscrivere le proprie squadre in serie D.
Il Comune di Palermo, tramite un comunicato ha dichiarato la seguente:
Manifestazione di interesse per l’iscrizione della squadra di calcio della Città di Palermo, denominata “Palermo” al campionato di serie D 2019/2020, ai sensi art.52 comma 10 N.O.I.F.
Il Comune di Palermo, ravvisata la necessità di avviare un indagine conoscitiva per verificare l’esistenza di soggetti interessati a rappresentare la continuazione della lunga tradizione calcistica della Città di Palermo, ritiene opportuno pubblicare sino al giorno 23 luglio 2019 sul sito istituzionale del Comune di Palermo l’avviso pubblico per “Procedura esplorativa per l’acquisizione di manifestazione di interesse da parte di società sportive per l’iscrizione della squadra di calcio della Città di Palermo, denominata “Palermo” al campionato di serie D 2019/2020, ai sensi art.52 comma 10 N.O.I.F.”.
Viste le recenti dichiarazioni del patron della Sampdoria, Ferrero, si presuppone che il Palermo non ha nulla da temere e potrà ripartire dalla Serie D. Il Sindaco Orlando ha inoltre presentato il bando per poter istituire in tempo la nuova società e sicuramente saranno diverse le proposte che arriveranno, tra cui quella di Ferrero.
Il Foggia non resta di certo a guardare e accellera i tempi per allestire una cordata affidabile. Sono ben quattro i gruppi, di cui si conoscono anche i nomi: Claudio Anellucci sostenuto da un gruppo di Roma, Follieri imprenditore foggiano, il gruppo Martone dell’ex direttore della Casertana e infine un altro foggiano di nome Pino Di Carlo. Allestire un gruppo solido non è facile, servirà tempo ma a Foggia la strada è già tracciata.
A Siracusa? Tutto tace, nessuno si vede. Sembra di essere nel classico film western dove passa, trasportata dal vento, la salsola; quella palla vegetale che rotola. Le ultime indiscrezioni raccolte in redazione parlano di un “allontanamento” di Salvoldi. Dopo la trasmissione del 9 Luglio di Tele1 Tris, del sindaco Italia non vi è più traccia, nemmeno per rassicurare i tifosi su quanto si stia facendo. Sarebbe importante dare aggiornamenti costanti, ma questo non avviene. In poche parole, a Siracusa il silenzio è di casa e l’umore generale è quello di rassegnazione e sconforto. Gli unici a rumoreggiare sono coloro che tra un “te l’ho detto” e un “ma c’affari co sarausa” vogliono insistentemente rigirare il coltello nella piaga. La cosa da fare è solo una, deve trovarsi una cordata prima ancora di un SI della commissione e gettare le basi per la nuova società. Se nessuno dovesse presentarsi sarebbe la fine e chissà quando si potrebbe tornare a gioire per la maglia azzurra. Una cosa è certa, in questa città a soffrire è una minoranza, mentre il resto della popolazione vive nel disinteresse, ma un giorno capirà che una città senza sport è un luogo privo di identità e appartenenza.