Il presidente Cutrufo esce ufficialmente di scena con un comunicato sulla pagina ufficiale
Gli addii non sono mai facili, specialmente quando si è il presidente di una squadra storica come quella del Siracusa. Gaetano Cutrufo lascia il Siracusa dopo aver portato la città e la tifoseria dal baratro delle serie minori fino ai professionisti. La commozione dei tifosi fa capire che nonostante le critiche, l’affetto che provavano per il presidente era ed è immenso. La società passa ufficialmente a Giovanni Alì e la speranza è sempre quella che il suo operato possa regalare nuove gioie ai tifosi aretusei. Di seguito il comunicato ufficiale del presidente Cutrufo:
• Quando finisce una bella storia nella testa non possono che esserci soltanto bei ricordi. Sono stati anni fantastici, andati probabilmente anche al di là delle nostre stesse aspettative. Se dovessi scegliere “il momento” della mia gestione del Siracusa non avrei dubbi
• Tante cose sono successe, dalla rocambolesca vittoria del campionato di Eccellenza al successo nel derby con il Catania (che al De Simone mancava da 64 anni), dall’accesso ai playoff per la promozione in Serie B all’incarico che mi ha assegnato il presidente Gravina all’interno della Lega
• Ma “il momento” è un altro. Il giorno che ancora adesso mi fa emozione è l’8 maggio del 2016. La trasferta di Rende, il pareggio che vale la promozione in Serie C, il ritorno a Siracusa e piazza Archimede stracolma di tifosi. In questi anni le gioie sono state di gran lunga maggiori dei dolori. Ma quel giorno segnava la seconda vittoria di un campionato in due anni (anche se arrivare sesti in Lega Pro l’anno successivo poteva essere comunque considerata una vittoria)
• Adesso che è arrivato il momento del commiato l’emozione è enorme. La testa è pervasa di facce. E sono tutte facce di amici. Dirigenti, collaboratori, calciatori e tifosi. Tutti coloro che hanno contribuito a rendere il Siracusa Grande. Tutti coloro che con impegno o solo con la passione hanno messo qualcosa in questo straordinario progetto
• Ovvio che tutto questo mi mancherà. Ma quando ho dato il via a questa avventura sapevo anche che sarebbe arrivato il momento del saluto. Ma avevo un’ossessione: cedere il Siracusa a chi poteva fare più di me
• Sono convinto che Giovanni Alì è la persona giusta e per questo gli affido la mia, la nostra, creatura senza alcuna preoccupazione. Buon lavoro Giovanni. Troverai una città che ha passione. Troverai una città che non è parca di emozioni. Troverai una città esigente, ma munificente
• Mi mancherete. Tutti. Uno per uno. FORZA SIRACUSA, SEMPRE!