Hernán Crespo, Era soprannominato Valdanito per la somiglianza con l’ex nazionale argentino Jorge Valdano, un attaccante che non ha bisogno di presentazioni:
Quando si pensa al “Valdanito” vengono in mente subito i goal, i tantissimi goal realizzati dall’attaccante nel corso della sua carriera.Senza usare mezzi termini, possiamo definire il numero nove come un qualcosa di devastante.
Forte con la testa, bravo con la palla a terra e senso del goal da paura.Non dimentichiamo anche lo spettacolo, vedi i tanti colpi di tacco che spesso hanno portato al goal.
Una sorte di specialità della casa.Crespo ha vissuto la sua vita calcistica tra Serie A e Premier League.
L’uomo del welcome e dei ritorni clamorosi.Ha indossato due volte la maglia del Parma, quella dell’Inter, quella del Chelsea sempre in periodi differenti per la serie un suo era un arrivederci mai un addio.
Inoltre in Italia ha indossato le maglie del Genoa e della Lazio.Un giocatore che ha saputo vincere.
Lo ha fatto in Argentina con il River Plate. Lo ha fatto in Europa.Supercoppa italiana cinque vinte due con l’Inter e poi con Parma, Lazio e Milan.
Community Shield con il Chelsea e poi gli scudetti quelli in nerazzurro negli anni dolci di Roberto Mancini e sempre con il Chelsea a festeggiare una Premier League.Inoltre ha pure trionfato nella Finale di Coppa Uefa con Crespo grande firma alla corte del Parma.
Al calciatore è mancato l’acuto nella Champions League, quella persa contro il Liverpool quando indossava la maglia del Milan dove nella finale del 3-3 realizzò comunque una doppietta.Una curiosità nel corso della sua incredibile carriera il “Valdanito” il 1º dicembre 1998, nella gara dei quarti di Coppa Italia con l’Udinese, giocò da portiere nei minuti finali per l’infortunio di Guardalben.
Per la serie non facciamoci mancare niente.Un giocatore che ha saputo divertire e far battere i cuori, un arma letale devastante con una esagerata voglia di vincere.