La Sampdoria torna al successo dopo 5 turni a conclusione di una partita ben giocata nel primo tempo e di sofferenza nel secondo, in cui comunque il Torino, pur avendo il dominio territoriale, non ha creato grossi pericoli alla porta difesa da Audero. Tre punti fondamentali per i blucerchiati che, dopo la sosta, dovranno affrontare un trittico di partite davvero impegnativo: Milan, Napoli e Verona.
Primo tempo
Sampdoria in campo con il canonico 4-4-2 ma, rispetto alle previsioni della vigilia, sono in campo Tonelli e Gabbiadini. Torino in campo con Ansaldi, Gojak e Sanabria. Sampdoria subito in pressing e prima conclusione di Ekdal che termina sul fondo (8′). I blucerchiati pressano a tutto campo un Torino che cerca di innescare con lanci lunghi le punte Belotti e Sanabria. Molto attivo il solito Augello sulla sinistra, poco coadiuvato da Jankto, ma oggi funziona anche la corsia di destra con Bereszynski e Candreva; quest’ultimo a volte si accentra per fare quasi da regista. Dopo poco più di 20 minuti di sostanziale equilibrio la partita si sblocca grazie a una bellissima azione avviata da Augello che salta il diretto avversario, si accentra e serve Gabbiadini al limite dell’area; l’attaccante, di prima intenzione, serve splendidamente l’accorrente Candreva sulla destra che stoppa e calcia in diagonale beffando Sirigu (25′). Il Torino tenta una reazione e fa molto possesso di palla nella metà campo avversaria ma non crea pericoli e anzi è la Sampdoria che ha la possibilità di raddoppiare: traversone di Jankto, Gabbiadini prolunga di testa per Quagliarella che calcia a botta sicura ma la palla, deviata da un difensore, colpisce il palo (36′). Non succede più nulla di rilevante in questa prima frazione di gioco.
Secondo tempo
Si riprende e, dopo pochi minuti, Nicola manda in campo Verdi e Zaza al posto di Vojvoda e Sanabria (14′). Comincia così un monologo granata nel tentativo di giungere al pareggio. La Sampdoria però si chiude bene e non dà spazi agli avversari i cui attacchi sono confusi e imprecisi. L’unico problema è che i blucerchiati arretrano troppo il baricentro e non riescono a ripartire in contropiede. Ranieri allora immette forze fresche: dentro Balde per Gabbiadini (22′). Il tecnico è poi costretto a sostituire Tonelli con Yoshida per infortunio (28′). Nicola gioca le carte Singo per Izzo (27′) e Bonazzoli per Gojak (35′). Ma la musica non cambia e continua lo sterile predominio granata che produce solo qualche mischia in area. Allo scadere Ranieri pensa di coprirsi con l’innesto di Ferrari per Candreva; il tecnico però non vuole privarsi anche dell’apporto di Damsgaard per far rifiatare Quagliarella (43′). Nel recupero la Sampdoria sfiora il raddoppio: con il Toro completamente sbilanciato in avanti, Balde parte in contropiede palla al piede e serve sulla sinistra Jankto che, entrato in area, si decentra troppo e calcia in diagonale ma ne viene fuori una via di mezzo fra un tiro e un cross su cui né lo stesso Balde né Damsgaard possono arrivare. Poco male, perché i tre punti arrivano lo stesso.
Sampdoria-Torino 1-0: il tabellino
Sampdoria (4-4-2): Audero; Bereszynski, Tonelli (28′ s.t. Yoshida), Colley, Augello; Candreva (43′ s.t. Ferrari), Thorsby, Ekdal, Jankto; Gabbiadini (22′ s.t. Balde), Quagliarella (43′ s.t. Damsgaard).
A disposizione: Ravaglia, Silva, Verre, Torregrossa, Askildsen, Regini, La Gumina, Léris.
Allenatore: Ranieri.
Torino (3-5-2): Sirigu; Izzo (27′ s.t. Singo), Lyanco, Bremer; Vojvoda (14′ s.t. Verdi), Rincon (35′ s.t. Murru), Mandragora, Gojak (35′ s.t. Bonazzoli), Ansaldi; Sanabria (14′ s.t. Zaza), Belotti.
A disposizione: Ujkani, V. Milinkovic, Lukic, Baselli, Rodriguez, Singo, Linetty, Buongiorno.
Allenatore: Nicola.
Arbitro: Orsato di Schio.
Assistenti: Preti di Mantova e Fiorito di Salerno.
Quarto ufficiale: Marini di Roma 1.
VAR: Irrati di Pistoia.
AVAR: Ranghetti di Chiari.
Rete: p.t. 25′ Candreva.
Note: ammonito al 49′ s.t. Lyanco per gioco scorretto; recupero 0′ p.t. e 6′ s.t.; terreno di gioco in discrete condizioni.