L’umore in casa Trapani Calcio non è dei migliori. Sia in campo societario, sia in campo calcistico l’ambiente granata non vive in acque tranquille e ha bisogno di serenità e di ritrovare subito la luce in fondo al tunnel perché il campionato non è finito e non si deve mollare adesso. Lo predica anche il mister Vincenzo Italiano in vista di Trapani-Potenza. L’allenatore ha parlato in conferenza stampa pre-gara.
LE PAROLE DELL’ALLENATORE DEL TRAPANI CALCIO
“Come sta la squadra? È un periodo non positivo e io farei una distinzione delle sconfitte tra quelle di Coppa e campionato. Abbiamo cercato di fare il possibile a Castellammare ed è un periodo dove, dobbiamo dare qualcosa in più e ultimamente era difficile fare gol. La stanchezza di mercoledi? Non credo che sia stata per sofferenze fisiche. Eravamo in pochi e abbiamo dovuto fare una formazione difficile. Non dobbiamo deprimerci o scoraggiarci, ritorniamo la solita squadra che fa male in casa. Dobbiamo fare i playoff da Trapani, anche se una piccola speranza rimane. Potenza? Abbiamo cercato di lavorare per recuperare le energie spese mercoledì. Il Potenza è ancora imbattuto ed è molto forte, staziona nelle parti alte della classifica. Per crearci una motivazione, dobbiamo batterli domenica. Proveremo a dare fastidio a chiunque. Infortunati? Recuperiamo Scrugli, Taugourdeau, Tulli sta meglio. Evacuo l’abbiamo tenuto a riposo perché ci serve in questo finale. Golfo sta recuperando e ritornerà presto nel gruppo. Partita di Castellammare? È chiaro che la sconfitta fa male e ha complicato il nostro cammino ma, è dipeso da tanti fattori. Loro non avevano costruito nulla ed era indirizzata verso il pareggio ma, se fai errori vieni punito da gente forte come Paponi, Canotto, Carlini e altri. Sappiamo del nostro valore e le difficoltà ci stanno e abbiamo l’opportunità di rimediare. La scarsa affluenza mercoledì? Non è questo il motivo, la squadra ha giocato male ma il pubblico non c’entra nulla. Caiata? Non mi metto a polemizzare quello che ha detto dopo la partita di Coppa, anche perché anche io quando sono nervoso ne dico tante ma poi, dimentico. Rosati? Ho già parlato con lui brevemente, avrò modo di dialogare con lui a quattr’occhi”.