Quando conta l’Italia c’è, Biraghi sconfigge la Polonia: le pagelle

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L’Italia batte la Polonia 1-0 grazie al goal di Biraghi al 92′, condannando i polacchi alla retrocessione. Ecco sintesi e pagelle.

 

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L’Italia gioca bene come non aveva mai fatto da un anno a questa parte per tutto l’arco della partita, concedendo poche occasioni alla Polonia. Nel primo tempo il dominio azzurro è stato anche maggiore rispetto alla ripresa, ma sembra la classica gara in cui la palla non vuole saperne di entrare in porta. Nei primi 45 minuti gli uomini di Mancini colpiscono due traverse con Jorginho ed Insigne: l’italo-brasiliano fa partire un gran tiro a giro su cui Szczesny non può arrivare, mentre l’ala del Napoli colpisce il montante con una conclusione in spaccata. Il portiere della Juventus, prima dell’intervallo, salva i suoi altre due volte, prima su Jorginho e poi su Florenzi. Nel secondo tempo i padroni di casa cambiano modulo passando al 4-4-2 nel tentativo di pungere sulle fasce. Il copione però resta quasi lo stesso, i polacchi sono un pizzico più pericolosi con Grosicki, ma Donnarumma risponde sempre bene. Bernardeschi si mangia il goal del vantaggio spedendo fuori di testa da posizione favorevole, ma la risolve Biraghi: corner battuto da Insigne, spizzata di Lasagna verso Biraghi che insacca in scivolata. L’Italia vince 1-0 al 92′ evitando aritmeticamente l’ultimo posto nel girone e condannando la Polonia alla retrocessione; il 27 novembre gli Azzurri si giocheranno il primo posto nello scontro diretto contro il Portogallo.

 

LA CLASSIFICA:

Squadra                          Punti             Partite giocate           Differenza reti

PORTOGALLO                 6                             2                                   +2

ITALIA                               4                            3                                      0

POLONIA                          1                            3                                     -2

 

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LE PAGELLE:

DONNARUMMA 6.5: il portiere di Castellammare di Stabia viene sollecitato poche volte ma risponde sempre presente.

FLORENZI 6: non c’è molto da difendere e quindi lo si ritrova spesso in avanti, ricordando a tutti che nasce mezzala se non vera e propria ala. Solo Szczesny gli impedisce di trovare il goal di destro in una delle sue scorribande offensive.

BONUCCI 5.5: dei due centrali è, ovviamente, quello che ha il compito di far partire la manovra e lo fa bene. Effettua diversi lanci lunghi alcuni precisi altri no, commette qualche errore di troppo in marcatura.

CHIELLINI 6.5: limita molto bene Milik ma soprattutto Lewandowski, vince praticamente tutti i duelli aerei.

BIRAGHI 6.5: non è il massimo in fase difensiva, molto meglio in quella offensiva. Dal suo sinistro partono diversi cross interessanti non sfruttati solo per il fatto che una vera prima punta in campo non c’è. Realizza l’importantissimo goal vittoria con un movimento da centravanti e lo dedica a Davide Astori.

VERRATTI 5.5: dei tre centrocampisti è quello che tenta più spesso di verticalizzare, perde due palloni bruttissimi davanti alla difesa che potevano costare molto caro. Da rivedere.

JORGINHO 6: solo la traversa gli impedisce il goal dopo neanche un minuto di gioco, Szczesny non ci sarebbe mai arrivato. Per il resto fa il solito compitino senza azzardare mai la giocata risolutiva.

BARELLA 6: dimostra di poterci stare in questa nazionale, corre, lotta e spreca pochissimi palloni.

CHIESA 6.5: mette in difficolta la difesa della Polonia spesso e volentieri sulla sua fascia di appartenenza anche se non conclude quasi mai.

BERNARDESCHI 5: ha l’attenuante di non giocare nel suo ruolo, non è una prima punta e si vede. Si mangia due goal, uno di sinistro sparando alto e uno di testa; grave il secondo errore.

INSIGNE 6.5: svaria su tutto il fronte d’attacco, cerca più volte di mandare in porta i compagni che però sbattono su Szczesny, colpisce anche una traversa dopo un bell’assist di Chiesa. Sfortunato.

LASAGNA 6.5: praticamente tocca la palla solo quando al 92′ fa la sponda di tuffo per il goal di Biraghi, decisivo.

MANCINI 6: la sua Italia gioca molto bene ma fa una fatica tremenda a fare goal, che, fino a prova contraria, è la cosa più importante nel calcio. Non convincono l’assenza di una prima punta nella formazione iniziale in una gara da vincere assolutamente ed il ritardo nei cambi, l’ultimo addirittura non effettuato. Tuttavia indovina la mossa decisiva facendo entrare Lasagna invece di Immobile.

 

(Credit photo: Facebook)

 

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