Smartworking, le migliori scrivanie


Smartworking è senza dubbio una delle “nuove” parole con le quali gli italiani hanno familiarizzato negli ultimi tempi. Fino a pochi mesi fa lavorare da casa sembrava qualcosa destinato ad un ristrettissimo numero di persone, oggi s’è notevolmente ampliata la platea di chi, per scelta dell’azienda o magari per propria scelta, si è ritrovato a lavorare in modo decisamente più flessibile e moderno, riducendo gli spostamenti, i costi, i tempi morti, lo stress e non ultimo il rischio di contagio.

Lavorare da casa è possibile, ma presenta alcune criticità

Non tutti possono lavorare da casa e non sempre lo smartworking è la risposta, ma senza dubbio siamo stati testimoni di una notevole accelerazione su questo ed altri temi legati al nostro rapporto con la tecnologia. Oggi, la gran parte dei lavoratori  che dispongono di un computer non necessitano di recarsi quotidianamente in ufficio; questo può portare a non pochi vantaggi, per i lavoratori e per le stesse aziende.

Di smartworking si è parlato e si continuerà a parlare molto, ma spesso non si affrontano tematiche che invece sono di notevole importanza. Lavorare da casa è possibile e spesso anche piuttosto facile, ma limiti, eccezioni, insidie e problematiche non mancano, ad esempio c’è ancora molto da fare per assicurare a tutti, anche nei piccoli centri, un dignitoso accesso ad Internet.

Lavorare da casa poi, è inutile negarlo, presenta alcune criticità, non sempre è facile salvaguardare i propri standard di produttività, in casa si hanno numerose potenziali distrazioni. Non è scontato poi che si disponga, oltre che della connessione, di tutto il necessario per svolgere al meglio la propria attività lavorativa.

Smartworking organizzare tempi e spazi

Uno dei più importanti consigli che si danno allo smart worker è quello di organizzare bene tempi e spazi. Lavorare da casa permette una certa flessibilità, ma questo non deve impedire di realizzare i propri obbiettivi e rispettare la tabella di marcia. Il tema degli spazi è poi spesso particolarmente critico. L’ideale sarebbe allestire in casa un piccolo ufficio o comunque uno spazio dedicato al lavoro che sia nettamente separato dagli altri. Non sempre però è possibile farlo, in particolare nelle case piccole, ma comunque una separazione funzionale può dare grandi vantaggi in termini di produttività.

Chi lavora a casa non ha spesso bisogno di grandi attrezzature, ma pensare che si possa lavorare bene distesi sul divano o direttamente dal letto non fotografa una situazione neppure lontanamente vicina alla realtà. Se si desidera fare smartworking in modo continuativo e realmente smart, bisognerà organizzarsi,;il minimo indispensabile da cui partire saranno una scrivania e una sedia comode.

Le scrivanie Ikea più belle sono perfette per un ufficio, ma anche per la casa, si tratterà di scegliere la più adatta per forma e dimensioni al proprio spazio di lavoro domestico. Oltre alla scrivania, dove poter appoggiare il computer e altri eventuali ausili utili al nostro lavoro, importante sarà poi la scelta della sedia. Quelle della cucina o di altre stanze non vanno bene, sarà preferibile una sedia da ufficio, possibilmente ergonomica e comunque che preveda la possibilità di essere regolata in altezza, in modo da adattarsi al nostro fisico e alla scrivania scelta.

Le migliori scrivanie per lo smartworking

Una scrivania come ALEX di Ikea può rivelarsi molto comoda per chi lavora in casa, visto il suo limitato ingombro (solo 79 cm di larghezza e appena 40 di profondità). Le sue linee essenziali e il comodo cassetto, la rendono al contempo facile da abbinare ai più diversi stili di arredamento e veramente molto pratica.

La scrivania LILLÅSEN in bambù trova spazio anche in angoli veramente ridotti e permette di ritagliasi un ambiente di lavoro confortevole, anche nelle case più piccole, il tutto senza rinunciare ad un design molto interessante.

SKARSTA e IDÅSEN sono altre scrivanie molto interessanti, perfette sia per l’ufficio che per la casa e comode in quanto regolabili in altezza.

Come illuminare la propria postazione di smartworking

Sia che si lavori in ufficio o che lo si faccia a casa, si finirà per stare seduti molte ore, quindi scegliere con attenzione una scrivania e una sedia di altezza adeguata e che non ci facciano assumere posture improbabili sarà fondamentale. Altro tema decisamente importante, ma spesso troppo sottovalutato è poi quello dell’illuminazione.

Se si lavora molto al computer bisognerà poter contare su almeno due fonti di illuminazione, una diffusa che potrà venire dal lampadario della stanza che abbiamo scelto come nostro ufficio domestico, ma a questa fonte di luce sarà in molti casi preferibile affiancare anche una lampada da tavolo regolabile, che ci consenta ad esempio di illuminare all’occorrenza la tastiera del computer o dei documenti, quando ne abbiamo la necessità.

Lo smartworking può diventare una vera rivoluzione, sociale ancor più che tecnologica, per salvaguardare però produttività e anche salute, bisognerà sensibilizzare i lavoratori e le aziende in modo che lavorare da casa possa concretamente tradursi in un scelta smart non solo nella terminologia.

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