Difficilmente dimenticheremo un anno come il 2020, nemmeno quando l’emergenza legata alla pandemia sarà finita. Un anno in cui le sale sono rimaste quasi sempre chiuse e le piattaforme di streaming on demand hanno per forza di cosa fatto la voce grossa. Possiamo ad ogni modo stilare una lista assolutamente parziale di film degni di nota usciti in una maniera o nell’altra in questo 2020 che ci ha lasciati da poco. Alcuni titoli sono stati lanciati comunque, per altri si è rinunciato e slitteranno all’anno che verrà. In compenso c’è stato un consumo molto incrementato di lungometraggi nei mesi che ci hanno visti costretti spesso e volentieri a restare a casa. Le indicazioni che sono sorte non possono essere ignorate da chi produce film, che per sopravvivere deve e dovrà mostrare una certa capacità di adattamento.
2020, Sei film da ricordare
Diamanti grezzi
Adam Sandler è sempre più legato a Netflix per quanto riguarda i suoi film comici ma in questo caso ci ha regalato un’interpretazione drammatica che ha stupito tutti anche se non gli è valsa nessuna nomination ai premi Oscar. I fratelli Safdie imprimono una certa critica sociale e il loro stile suggestivo con un montaggio frenetico, colori cupi e ambientazioni claustrofobiche.
On the rocks
Il miglior titolo uscito invece su Apple TV+ quest’anno è stato quello che ha visto di nuovo lavorare insieme la regista Sofia Coppola e Bill Murray, dopo il successo di “Lost in translation” del 2003. “On the rocks” è un film lineare, semplice ma che intrattiene sempre con il giusto grado di interesse e con dei personaggi scritti in maniera da suscitare sempre una buona empatia. Una commedia che per ambientazioni, gag e garbo ricorda alcuni film di Woody Allen e nella quale la Coppola è pienamente sé stessa come autrice, libera da grosse pressioni.
Mank
Gran colpo di coda del 2020 di Netflix soprattutto per i cinefili, questo lavoro di David Fincher con un Gary Oldman in odore di nomination agli Oscar si è rivelato audace e necessario in questi tempi di crisi del cinema. Crisi che viviamo oggi come ai tempi dell’ambientazione del film, anche politicamente.
Hammamet
Ennesima prova monumentale di Pierfrancesco Favino con la quale il regista Amelio, che però rinuncia a guizzi particolari e a ritmi serrati, pone un interrogativo nella mente dello spettatore: Craxi era solo un politico con qualche scheletro nell’armadio come tanti altri o anche un pregevole statista che si è adeguato ad un certo andazzo?
The social dilemma
Non potevamo non inserire in questa sorta di elenco un documentario essenziale (con una sua parte fiction), che ha fatto tanto parlare e riflettere gli spettatori. “The social dilemma” ci spiega come funzionano davvero i social e quanto sono andati oltre con la loro influenza. E prova a fornire una soluzione possibile a quella tecnologia che ha tirato fuori il peggio dell’umanità.
Borat – Seguito di film cinema
Chiudiamo in spensieratezza con un film comico che ha visto il ritorno su Amazon Prime Video del giornalista kazako più pazzo del mondo. Un lancio strategico a ridosso delle elezioni americane per un film dal quale “McDonald Trump”, come lo chiama Borat, esce a pezzi così come l’America peggiore tra negazionisti, bigotti e manipolatori.