“Blood Red Sky”, trama e recensione

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Blood Red Sky” –  Nadja (Peri Baumeister) prende un volo per New York insieme al figlio Elias (Carl Anton Koch) per curare la sua malattia, che la costringe ad iniettarsi continuamente medicine. Sull’aereo si palesa ben presto un gruppo di terroristi (tra loro “Eightball” Alexander Scheer e “Berg” Dominic Purcell) che avviano un dirottamento al fine di causare un esplosione su Londra. Per essersi alzata senza autorizzazione Nadja di becca diverse pallottole ma non muore in quanto è una vampira e in quanto tale si scatenerà per difendere suo figlio. Per evitare la peggio uno dei terroristi si inietta una siringa di sangue di Nadja e da questo momento in poi i vampiri a bordo si moltiplicheranno esponenzialmente.

“Blood Red Sky”, recensione

Il regista e cosceneggiatore Peter Thorwarth parte da una interessante ibridazione di thriller e horror, con una vampira nei panni del buono che combatte i terroristi. Già riassumere un plot con queste poche parole stuzzica alla visione. Poi però nel suo svolgimento il film rivela qualche imperfezione, soprattutto nel voler strafare per durata (vengono raggiunte ingiustificatamente le due ore) e in una messa in scena a tratti davvero troppo confusa, seppur spiegata da un aereo che si riempie sempre più di vampiri.

Thorwarth riesce ad imprimere alla narrazione la giusta tensione con un unica location e pochi personaggi principali. Qualcosa comincia a incepparsi nella parte centrale del lungometraggio e fino ai venti minuti finali per i motivi già accennati, che si uniscono ad una deriva totale di horror/splatter. Sappiamo qualcosa del passato di Nadja grazie a fugaci flashback ma per il resto tutti gli altri personaggi restano abbastanza piatti compreso Farid (Kais Setti), il fisico che aiuterà la donna a proteggere il figlio. Peri Baumeister rende con efficacia le diverse sfumature di un personaggio comunque non banale, che si trova a dover bilanciare la sua sete di sangue con l’essere madre. Piacevole sorpresa anche il giovane Carl Anton Koch, che brilla per intensità e naturalezza.

Nonostante alcune sbavature va dato il giusto merito ad un film coraggioso, al contempo orrorifico e sentimentale, che indugia sulla violenza e sul gore e conta su un trucco che stravolge i connotati degli attori. Mezz’ora in meno avrebbe giovato al risultato finale, appunto indugiando meno sugli aspetti appena evidenziati che alla lunga smettono di funzionare.

“Blood Red Sky” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 23 luglio 2021.

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