“Cenerentola” – In un regno fantastico Ella (Camila Cabello) vive in un seminterrato con l’unica compagnia di tre topolini e la sua esistenza è comandata dal volere della sua matrigna Vivian (Idina Menzel) e delle sue due sorellastre. Nel suo piccolo, però, sogna di diventare famosa grazie agli abiti che disegna e cuce. Nel frattempo il principe Robert (Nicholas Galitzine) cerca moglie nonostante non sia interessato più di tanto a diventare re, al contrario di sua sorella Gwen (Tallulah Greive). A tal fine viene organizzato un ballo al quale Ella partecipa grazie alla sua fata madrina, con l’unica condizione di fare ritorno a casa prima dello scoccare della mezzanotte.
Cenerentola, recensione
Fino a che punto è bene stravolgere la più classica delle fiabe popolari, ad ogni modo già letta e riletta in tutte le salse? Certamente è godibile l’idea di farne un musical composto da un inedito portante e da hit di varie epoche come “Material Girl” di Madonna, “Somebody to love” dei Queen, “Perfect” di Ed Sheeran, “Let’s get loud” di Jennifer Lopez, “You Gotta Be” di Des’ree e “Am I wrong” di Nico &Vinz. E ben venga anche il messaggio di emancipazione femminile, veicolato dalle ambizioni di Ella e dalla povera Gwen che nonostante le sue idee illuminate non viene mai presa sul serio come potenziale governante. Ma capiamo davvero quanto l’essenza della favola venga spinta sullo sfondo attraverso la scelta di mettere in scena una fata madrina queer interpretata da Billy Porter.
Scritto e diretto da Kay Cannon, il lungometraggio ha il merito di andare comunque oltre diversi stereotipi, incluso quello dello scontato happy end. Tutto questo in favore dell’essere sempre e comunque ciò che si vuole e in virtù di questo raggiungere la felicità.
Camilla Cabello esordisce sul grande schermo e riempie la scena come attrice e cantante, dimostrandosi nel primo caso all’altezza di un registro comedy che la vede spadroneggiare per tempi comici e spontaneità. Nei panni del re e della regina troviamo rispettivamente Pierce Brosnan e Minnie Driver, in quelli di un topolino il volto noto della televisione americana James Corden (visto di recente su Netflix in “The Prom”, che abbiamo recensito qui). L’intrattenimento è assicurato dal trionfo della musica pop, dalle coreografie e dai colori vivaci e le quasi due ore di durata non si avvertono grazie a tutto questo.
Dopo la mancata uscita nelle sale causa pandemia, i diritti di “Cenerentola” sono stati acquistati da Amazon che ha rilasciato il film su “Prime Video” a partire dal 3 settembre 2021.