<strong>“City of lies – L’ora della verità” – Il detective Rusell Poole (Johnny Depp) ha indagato per vent’anni sui misteriosi omicidi dei rapper Notorius B.I.G. e Tupac. Si è imbattuto nella corruzione della polizia e per questo è stato allontanato dal dipartimento ma il giornalista Darius “Jack” Jackson (Forest Whitaker), vincitore di un premio per un articolo sui due omicidi di cui sopra, lo rintraccia per una collaborazione alla ricerca della verità. Il lavoro portato avanti dai due servirà a diradare ulteriormente una nebbia che a tutt’oggi non è ancora svanita.
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“City of lies – L’ora della verità”, recensione
Adattamento del libro-inchiesta “Labyrinth” di Randall Sullivan, il film diretto da Brad Furman nasce col nobile intento di risvegliare le coscienze sui lati oscuri della polizia di Los Angeles. Fino a poco tempo fa celati dal pretesto della faida delle comunità rap/hip hop tra East e West Coast. Ma la scarsità di sussulti e azione fa correre il serio rischio di instillare solo sterile complottismo. Questo a fronte di una problematica reale, in quanto più della metà degli omicidi di afroamericani rimane irrisolta. L’intreccio tra due linee temporali, con l’escamotage di Poole che racconta le sue indagini passate a Jackson, non riesce a creare però la tensione necessaria.
Un’opera per questo verbosa, dalle atmosfere cupe, che vede spiccare Whitaker su Depp in una narrazione in cui succede troppo poco e quel poco che succede non suscita l’interesse adeguato. Se il personaggio interpretato dal primo è frutto di un‘invenzione, Russel Poole è invece esistito veramente ma qui si ritrova semplicemente a dover raccontare al sodale ciò che è stato e ciò che pensa riguardo agli omicidi. Depp fornisce di un personaggio la cui malattia è la ricerca ossessiva della verità un’interpretazione piatta, indolente, probabilmente influenzata da alcuni episodi turbolenti verificatisi durante la lavorazione. Dei due protagonisti possiamo ammirare soltanto la totale dedizione al loro lavoro, in quanto a parte il figlio di Poole non ci viene mostrato nient’altro. Nel film compare anche la vera madre di Notorius B.I.G. nei panni di sé stessa.
Furman prova imprimere in qualche modo una cifra visiva indugiando nell’instabilità della macchina a mano e optando per aggiustamenti e zoom che trasformano l’operatore in una sorta di reporter. Ne viene fuori un thriller che assomiglia più a un docu-film, indirizzato principalmente ai fan dei due rapper e a chiunque si sia interessato in passato ai risvolti del loro duplice omicidio.
”City of lies – L’ora della verità” è disponibile in streaming on demand su Prime Video dal 10 ottobre 2020.