“Corro da te”, trama e recensione


“Corro da te” – Per conquistare continuamente nuove fiamme il cinquantenne Gianni (Pierfrancesco Favino) finge ogni volta di essere chi non è. Quando incontra Alessia (Pilar Fogliati) per via di un equivoco lei finisce per credere che lui sia disabile; automatico a questo punto per Gianni cavalcare la situazione e garantirsi le sue affettuose cure. Il problema sorge quando Alessia pensa di farlo legare a Chiara (Miriam Leone), la sua sorella realmente paraplegica. Gianni deciderà ad ogni modo di accettare anche questa sfida per appuntarsi l’ennesima medaglia in petto.

“Corro da te”, recensione

“Corro da te” è un rifacimento di “Tutti in piedi” di Franck Dubosc, film del 2018 che si faceva apprezzare per un’ironia acuta e qualche scena di grande effetto visivo. A stretto giro il regista Riccardo Milani (reduce dalle fatiche di “Come un gatto in tangenziale – Ritorno a Coccia di Morto” che abbiamo recensito qui) ha pensato a questo remake riscrivendo la sceneggiatura con Furio Andreotti e Giulia Calenda e utilizzando attori nostrani di prim’ordine come Pierfrancesco Favino e Michele Placido, insieme alla gettonatissima Miriam Leone. Troviamo inoltre l’ultimo ruolo della compianta Piera Degli Esposti, nonna di Chiara e Alessia che raccoglie un piccolo minutaggio ma un grande spessore.

Non basta però a sortire il medesimo effetto del titolo predecessore in termini di plausibilità di un intreccio già al limite e di comicità politicamente scorretta di un certo livello. Nel complesso Milani punge molto meno di Dubosc, autore certamente molto più sopra le righe. Eppure ci si aspettava maggiore incisività al fine di lasciare un segno tangibile camminando sul ciglio di tematiche che sicuramente aiutavano, considerato anche quanto è stato attinto pari pari da “Tutti in piedi”.

Favino torna a toccare le sue apprezzabili corde comiche, mentre la Leone ha il merito di non eccedere mai in un ruolo comunque non semplice. Quando si vira dai toni della commedia a quelli sentimentali il passaggio è troppo netto e talvolta ingiustificato. Non manca qualche risata in situazioni che prendono di mira l’italiano medio cialtrone e sbruffone, che comincia a farsi qualche domanda nel momento in cui si innamora. Va rimarcata anzi una certa intenzione di far ridere e riflettere allo stesso tempo sui nostri limiti, a volte evitando e a volte finendo nella trappola della retorica.

“Corro da te” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 17 marzo 2022 e ha già incassato circa 1.5 milioni di euro. Nell’ultimo weekend ha fatto meglio soltanto il “The Batman” di Matt Reeves, che ha ormai superato abbondantemente quota 9 milioni.

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