“Due estranei”, trama e recensione


“Due estranei” – Carter (Joey Badass) è un ragazzo afroamericano che si risveglia accanto Perri, una ragazza con la quale ha trascorso la notte. In procinto di ritornare a casa si imbatte in Merk (Andrew Howard, visto recentemente in Tenet che abbiamo recensito qui), un agente di polizia di New York che senza nessun motivo valido lo aggredisce e lo uccide soffocandolo. A questo punto Carter rimane intrappolato in un loop e continua a risvegliarsi a casa di Perri per poi morire di lì a poco per mano dell’agente Merk.

“Due estranei”, recensione

Somiglia in effetti ad un loop temporale ciò che le cronache riportano sempre più spesso e cioè uccisioni di persone di colore per mano di agenti di polizia. Il lungo elenco di vittime colpite mentre svolgevano le attività più ordinarie del mondo, che compare prima dei titoli di coda, pone efficacemente l’accento su una realtà agghiacciante. La prima morte di Carter richiama poi platealmente quella di George Floyd e il suo “I can’t breathe”;  il nome dell’uomo ucciso lo scorso 25 maggio 2020 è visibile anche su un tetto durante un’inquadratura da un drone. Ma qualcosa di molto simile accadde a Eric Garner già nel 2014.

“Sono una donna nera negli USA. Certo che ho una pistola”, dice Perri nel suggerire a Carter di essere lui a uccidere il poliziotto. Ma una svolta apparente sembra avere luogo nel momento in cui al centesimo loop il ragazzo prova ad aprire un dialogo con Merk, chiedendogli di essere accompagnato a casa. L’agente racconta di aver visto l’America smarrire la strada, disprezzare l’ordine e la legge. “Courtesy, Professionalism e Respect”: la scritta sulla portiera dell’auto della polizia viene inquadrata in maniera beffarda, proprio mentre Merk parcheggia dove sarebbe vietato. La verità è che sono tutti e due gli estranei ad essere intrappolati in questa spirale infinita e non possono uscirne, per quanto possano sforzarsi. È semplicemente “The way it is”, come canta il gruppo “Bruce Hornsby and the Range”.

Scritto e girato in maniera egregia, ci parla in brillantemente di uno spaccato del nostro tempo anche se in effetti tocca una problematica secolare. Evidente il talento del regista e sceneggiatore (insieme a Martin Desmond Roe) Travon Free, che pure prende un meccanismo trito e ritrito e riesce a dargli nuova luce con le sue idee, trasformandolo in un mero contenitore per veicolarle. Premio Oscar 2021 per il miglior cortometraggio.

“Due estranei” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 9 aprile 2021.

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