“Ennio” – Un metronomo parte e comincia a scandire il racconto di un artista irripetibile, mentre vediamo questi prodigarsi nell’ora di ginnastica quotidiana mattutina. Non sappiamo se sia giusto definirlo un “pazzo” come fa la Wertmüller ma “Ennio” serve a farci conoscere meglio una personalità di certo particolarissima, affascinante e magnetica. Come quella di ogni fuoriclasse, d’altronde. Che inizia a narrare i suoi esordi come allievo di Goffredo Petrassi con leggerezza e fin nei più piccoli particolari, fermandosi ogni tanto a tirare il respiro quando la commozione prende il sopravvento e dedicando giustamente la stessa attenzione sia alle gioie che alle delusioni.
“Ennio”, recensione
Prima di Ennio c’era solo l’accompagnamento, poi è nato l’arrangiamento. Questo afferma Gianni Morandi, insieme ad altri nomi illustri che gli fanno eco. Perché Morricone è anche la genialità piazzata nell’intro di un pezzo e in ogni suo contrappunto, che compare dove e come meno ci si aspetterebbe. È sorprendente scoprire durante la visione quanto semplicemente nascano diverse delle sue trovate musicali, che hanno fatto grande un artista universale, il quale ha saputo onorare la musica in quanto linguaggio universale, tanto nelle sue grandi composizioni classiche quanto nei suoi arrangiamenti pop talvolta odiosamente denigrati.
Impressionante il numero di intervistati d’eccellenza: per brevità citeremo soltanto Clint Eastwood, Quentin Tarantino, Bruce Springsteen, Pat Metheny, Oliver Stone, Hans Zimmer, Bernardo Bertolucci, i fratelli Taviani e Nicola Piovani. A dirigere questa orchestra è la mano sapiente e discreta di Giuseppe Tornatore, con all’attivo un quarto di secolo di lavoro col maestro Morricone. “Ennio” è anche un pegno di amicizia per tramandare la storia di una carriera unica attraverso la sua stessa voce, unita ad un lavoro immane di ricerca tra le interviste di repertorio. Per mostrare ai meno attenti che oltre ai western di Sergio Leone c’è molto di più.
Che si conosca a fondo l’opera di Ennio Morricone o vi si accosti per la prima volta, cosa alquanto improbabile in quanto ve n’è traccia almeno nella parte più recondita dell’immaginario di chiunque, i centocinquanta minuti scorrono via senza quasi rendersene conto. Questo anche perché Tornatore, che intellettualmente ha diversi punti di contatto con Morricone, riesce a fondere l’uomo e l’artista in maniera mirabile in un’opera lineare e diretta, impreziosita dal montaggio impeccabile di Massimo Quaglia e Annalisa Schillaci.
Dopo l’uscita ufficiale nelle sale dello scorso 17 febbraio, “Ennio” è disponibile in anteprima esclusiva sulla piattaforma Tim Vision a partire dall’8 aprile 2022.