“Little Palestine” di Abdallah Al-Khatibil è risultata la miglior opera nella sezione lungometraggi della diciassettesima edizione del Faito Doc Festival diretto da Turi Finocchiaro e Nathalie Rossetti.
Faito Doc Festival, si chiude l’edizione 2024
Il documentario del regista siriano ha convinto all’unanimità la giuria internazionale dei “magnifici” composta da Sergio Guataquira Sarmiento (regista), vincitore edizione 2023 con ‘Adieu Sauvage’, Colombia-Belgio; Rudi Maerten (montatore), Belgio; Perrine Robert (Responsabile dei programmi, Lyon Capitale TV), Francia; Diletta Ciociano (caporedattore di Taxi Drivers), Italia; Marcello Bivona (regista), Italia, con le seguenti motivazioni: “La Giuria ha riconosciuto la capacità del regista di trasformare questo argomento viscerale in un oggetto cinematografico potente. Il film è caratterizzato da un montaggio notevole che riesce a far attraversare una tragedia con intelligenza e raffinatezza”.
Menzione speciale per “Une mere” di Mickaël Bandela “per una profonda sensibilità nella ricerca delle radici, mettendo in discussione la figura della maternità, con un’onestà fragile e alla ricerca di una forma di scrittura cinematografica toccante”.
Faito Doc Festival, le premiazioni
Il Premio Ottica Sacco al miglior sguardo è stato attribuito a “Q” di Jude Chehab: “Il lavoro della regista è elogiato dalla giuria per aver proposto un linguaggio cinematografico che permette di esplorare un mondo chiuso attraverso il percorso di emancipazione di una giovane cineasta talentuosa”. “Destiny” di Yaser Talebi e “Scenes with my father” di Biserka Šuran sono i migliori cortometraggi.
La Giuria Internazionale dei Giovani ha premiato come miglior lungometraggio ex aequo “Une mère” di Mickaël Bandela e “Les oubliés de la belle étoile” di Clémence Davigo con menzione speciale a “Little Palestine” di Abdallah Al-Khatib. Miglior cortometraggio “Destiny” di Yaser Talebi; Menzione speciale ex aequo per Taxibol di Tommaso Santambrogio e Ever Since I have been Flying di Aylin Gökmen.
La Giuria del Camino ha scelto come miglior opera nella competizione internazionale delle scuole di Cinema a “Des nouvelles de là-haut” di Paul Brihaye per trasportarci nei meandri profondi delle emozioni e dell’oscurità dell’esistenza e collegarci contemporaneamente alla luce della speranza e hanno assegnato una Menzione speciale a “Sans Cicatrices” di Theo Roland.
La Giuria FAITO DOC CAMP ha premiato “Les Vivant.es” di Inès Rabadan come miglior opera.
Novità di questa edizione il Premio città di Vico Equense, valutato dalla giornalista Chiara Guida, direttrice di Cinefilos.it, e Antonio D’Urso del Forum Giovani di Vico Equense che è andato a “Sconosciuti Puri” di Valentina Cicogna e Mattia Colombo, “Per l’attenzione che porta su una questione di diritti umani in una forma mai considerata, per l’attualità del racconto, per il linguaggio cinematografico austero eppure denso di emozione, per la capacità che il film possiede di entrare in sintonia con lo spettatore, informandolo e coinvolgendolo, il premio Città di Vico Equense 2024 va a Sconosciuti Puri di Valentina Cicogna e Mattia Colombo”. Assegnata una menzione speciale al personaggio del corto “Alessandro” di Nathalie Rossetti e una menzione speciale a “Un Paese di Resistenza” di Shu Aiello e Catherine Catella.
I vincitori hanno ricevuto in premio le creazioni dell’inventore belga Cricou, amante del riciclaggio ma anche opere originali dei Residenti della comunità il Camino e del Faito Doc Camp.
Questi i verdetti dopo otto giorni di proiezioni in mezzo alla natura, nella Casa del cinema all’interno di una tendostruttura tra alberi secolari, eventi speciali tra cui un focus sulla Palestina con Michel Khleifi, Omar Suleiman e Omar Al Qattan la masterclass della pluripremiata tecnico del suono Maricetta Lombardo, mostre di disegni del messicano Max Hermosillo, fotografie, opere originali in 3D, passeggiate artistiche e naturalistiche nel bosco.
«Un’edizione vibrante di vita, natura e cinema che ha riservato ampio spazio ai registi presenti e agli autori del Faito DOC Pitching, favorendo loro connessioni con l’industria. La giuria internazionale ha facilmente reperito le gemme di questa 17ª edizione, mentre Il focus sulla Palestina realizzato in collaborazione con Life for Gaza ha dato voce alla cultura palestinese, commuovendo il pubblico e unendo tutti nella resistenza contro l’ingiustizia e la distruzione, nutrendo in noi nuove speranze»
hanno commentato Nathalie Rossetti e Turi Finocchiaro.
Il Faito Doc Festival è realizzato su iniziativa del Comune di Vico Equense.
Con il sostegno della Regione Campania e con la collaborazione del Comune di Pimonte e Comune di Castellammare e con il Patrocinio della Città Metropolitana.
Con la partecipazione dell’EAV srl; CPS4; RAI; Taxidrivers; Ente Parco dei Monti Lattari; Associazione TeatroTocco, Gli Amici della Filangieri; Comitato FARE Onlus; La PROFaito Onlus; Associazione Achille Basile; TeatroMio; AVF 5; Il CFCC 6; Borak films Asbl; SCAM; SABAM; SIAE; WBI e agenzia Wallonia-Brussels di Milano; Accademia di Belle Arti di Napoli.
Il Faito Doc Festival, inoltre, è gemellato il Peloponnisos International Documentary Film Festival di Kalamata (GR) e prossimamente con il Millenium film festival (BE) e vanta varie collaborazioni con associazioni, tra cui il Centro terapeutico Riabilitativo per la cura delle Dipendenze, Il Camino.