Festival di Cannes, parla Spike Lee “Neri trattati come animali”


Al Festival di Cannes un giudice d’eccezione: Spike Lee, primo presidente di giuria di colore alla kermesse cinematografica. Il festival è cominciato ieri sera, coincidendo con la semifinale Italia-Spagna. Per le restrizioni anti-Covid, la manifestazione quest’anno è in forma ridotta. Spike Lee aspettava da anni la chiamata per un’edizione del Festival di Cannes, arrivata finalmente nel 2021.

Lee partecipò a Cannes nel lontano 1989 con il film Fa’ la cosa giusta, criticato per eccessiva violenza. Proprio i giornalisti ieri hanno posto una domanda insidiosa al regista afro-americano sul suo film e la mancata premiazione quell’anno. Spike Lee si è da sempre schierato dalla parte dei diritti delle persone di colore.

“All’epoca mi hanno accusato d’istigare alla violenza e oltre 30 anni dopo siamo ancora qui ad assistere a morti brutali come quella di George Floyd (che il regista chiama ‘king’ ndr). I neri vengono cacciati come fossero animali, come infatti ho raccontato nel film con la storia di Radio Raheem, tragicamente sempre attuale”.

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