Film al cinema Indiana Jones e il quadrante del destino, trama e recensione


Indiana Jones (Harrison Ford) nel 1969 conduce ormai una vita tranquilla da professore universitario di archeologia in quel di New York.La sua quiete viene turbata da Helena (Phoebe Waller-Bridge), che entra in possesso del Quadrante di Archimede capace di individuare buchi temporali.

La ragazza vorrebbe venderlo ma deve guardarsi dall’ex nazista Jürgen Voller (Mads Mikkelsen), vecchia conoscenza di Indy intenzionato a cambiare la Storia.

Indiana Jones e il quadrante del destino, recensione

Ottimo esordio al botteghino italiano (siamo già a quasi due milioni di euro e mezzo incassati) così come a quello americano (sessanta milioni di dollari destinati ad aumentare notevolmente) per il quinto capitolo di Indiana Jones.In tutto il mondo sono stati incassati già globalmente oltre centocinquanta milioni di dollari: probabilmente Disney (è costato quasi trecento milioni, nessun altro titolo della saga era arrivato a tanto) si aspettava qualcosa in più ma questo risultato iniziale era tutt’altro che scontato.

Per la prima volta alla regia non troviamo Steven Spielberg ma James Mangold (“Le Mans ’66 – La grande sfida”) e la sceneggiatura non è firmata da George Lucas ma dallo stesso Mangold insieme a Jez Butterworth, John-Henry Butterworth e David Koepp.Il risultato è un viaggio nella storia e per il mondo assai rispettoso dei caratteri peculiari del franchise.

Anche troppo per quanto riguarda la regia di Mangold, che non osa e non innova praticamente mai, scegliendo di giocare sempre sul sicuro in un’epoca in cui il cinema è però assai meno artigianale e in un certo senso meno affascinante.Punto di forza indiscutibile il cast che ruota attorno ad un Ford ringiovanito digitalmente: Mads Mikkelsen in primis, poi Phoebe Waller-Bridge (protagonista della fortunata serie “Fleabag” che abbiamo recensito qui), Toby Jones e Antonio Banderas.

Ma in bella vista c’è lui, splendido ottantenne che ha accettato di rimettersi in gioco e ha vinto ancora una volta una scommessa non facile.Impossibile non notare allo stesso tempo la potenza delle musiche di John Williams, cinque volte premio Oscar con ben cinquantatré nomination complessive.

L’adrenalina non è quella dei capitoli precedenti ma questo era ampiamente preventivabile.Il problema è che anche a livello di contenuti il film lascia una sensazione di incompiuto, reggendosi in fin dei conti per gran parte sulle spalle dell’effetto nostalgia scatenato dall’ormai attempato Harrison Ford che torna a vestire i panni di un personaggio storico.

C’è da rilevare una parte finale notevole, capace di sorprendere, di regalarci immagini potenti, suggestive ed emozionanti.

“Indiana Jones e il quadrante del destino” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 28 giugno 2023.

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