La sirenetta Ariel (Halle Bailey), figlia del re Tritone (Javier Bardem), è fortemente incuriosita dalla vita al di fuori del mare in cui vive.La sua voglia di superficie si accentua ulteriormente quando salva un marinaio (Jonah Hauer-King) e se ne innamora.
Ecco che Ariel accetterà di cedere la sua stupenda voce alla strega Ursula (Melissa McCarthy) pur di esser trasformata in essere umano.Dopo aver messo maldestramente i piedi a terra la sirenetta dovrà però baciare entro tre giorni il suo bello, dovendo fare i conti anche con una perdita della memoria.
La sirenetta, recensione
In principio fu la favola di Hans Christian Andersen datata 1837, poi venne il classicissimo lungometraggio animato Disney del 1989 con le celebri canzoni pluripremiate che tutti o quasi conosciamo.
La sceneggiatura di David Magee (accanto al regista Rob Marshall già in “Il ritorno di Mary Poppins”) innesta qualche novità che arricchisce un intreccio che ha comunque i suoi problemi.Di per sé il passaggio dall’ora e venti del cartone animato alle oltre due ore di questo live action non rappresentava un motivo per storcere il naso in partenza ma lo diventa dopo aver sperimentato in sala il ritmo troppo compassato e la narrazione troppo diluita.
Insomma era lecito attenderci qualcosa di più a livello di messa in scena, distaccandosi almeno un tantino dall’originale, e anche in termini di effetti speciali.Quando la vicenda si sposta sulla terra Magee risulta più coraggioso e disinvolto, libero dai vincoli di un’incerta CGI.
L’aver lasciato intatti i testi italiani delle canzoni favorisce il coinvolgimento (anche se troviamo allo stesso tempo nuovi brani scritti da Lin-Manuel Miranda) ed è curioso come a doppiare Ursula ci sia Simona Patitucci, che nel 1989 aveva fatto lo stesso con Ariel.La voce di Sebastian è nella versione italiana quella del cantautore Mahmood.
Vale la pena guardare il film in lingua originale per ascoltare la voce di Halle Bailey, impegnata in un’interpretazione che impreziosisce l’intera operazione nonostante le polemiche sul presunto blackwashing.Il ben costruito rapporto tra Ariel ed Eric segna a questo proposito un punto a favore del film.
Javier Bardem nei panni del re Tritone, dovrà avere a che fare con una consapevolezza e una decisione della figlia davvero spiccate.Disney continua in fin dei conti a suon di live action a far cassa e a restare in possesso di diritti di grandi classici (il 2024 sarà l’anno di “Biancaneve e i sette nani”).
Ha le sue ragioni che in ogni caso il pubblico sembra ancora avvalorare.
“La sirenetta” è sbarcata nelle nostre sale a partire dal 24 maggio 2023, incassando già più di 4 milioni di euro in un periodo già florido per i botteghini nostrani grazie a “Fast X” e “Guardiani della Galassia Vol.3”.