I Maximals, robot dalle fattezze animali, riescono a mettere la chiave di transcurvatura al sicuro da Unicron, tampinati però dal transformer Scourge. A New York troviamo invece l’ex soldato Noah (Anthony Ramos) e l’archeologa, in realtà ancora stagista, Elena (Dominique Fishback) che non vivono il loro miglior momento quando entrano in contatto con i Transformers. Questi ultimi hanno bisogno di una parte della chiave che si trova in Perù per poter tornare sul loro pianeta Cybertron.
Transformers, il risveglio – Recensione
Settimo titolo per la saga “Transformers”, celebri giocattoli che riporteranno i più attempati con la mente agli anni Ottanta-Novanta. Con duecento milioni di dollari di budget e oltre un milione di euro incassato in meno di una settimana, “Transformers – Il risveglio” racconta quanto accaduto prima dei fatti dei capitoli precedenti ma ovviamente dopo quelli narrati in “Bumblebee”. E a parte un certo sapore nostalgico per i decenni che furono lascia davvero poco altro, dando l’impressione di essere stato sfornato senza particolari ispirazioni. Siamo lontani anni luce dal “Transformers” di Michael Bay e nonostante questo va evidenziato un certo favore del pubblico, che ha piazzato il lungometraggio in testa al box office anche negli Usa.
Poche idee degne di questo nome, dicevamo, e aggiungiamo anche uno sforzo produttivo non di primissimo livello, con alcune scene madri scarne e davvero troppo ridotte all’osso in quanto a messa in scena. Vengono percorsi sentieri già battuti e senza nemmeno la solita imponenza e magnificenza dei blockbuster. La sceneggiatura, addirittura a dieci mani, fatica poi notevolmente a fornire battute brillanti agli interpreti.
Nota di merito per la colonna sonora in salsa hip-hop e per il cast talentuoso e marcatamente inclusivo come quest’epoca ormai quasi impone. Il doppiaggio in lingua originale può contare su star del calibro di Peter Dinklage (il Tyrion Lannister de “Il Trono di Spade”) e Michelle Yeoh (Premio Oscar per “Everything Everywhere All at Once” che abbiamo recensito qui). I robot possono contare invece su un certo spessore dei loro “personaggi” e il fatto che siano a forma di animali li avvicina agli spettatori. Delle due ore di durata fila meglio la prima che la seconda, tutta incentrata sugli scontri che ben conosciamo.
Il regista Steven Caple Jr., reduce da “Creed II”, si adegua a questa situazione complessiva di già visto comunque votato al ribasso, provando a dare un ordine al tutto. E alla fine scopriamo anche la convergenza con un’altra saga sempre tratta da una linea di giocattoli, i G.I. Joe, in un’unione tra robot ed esseri umani che sarà alla base dei prossimi film. Anche al solo livello di intrattenimento speriamo si riesca a fare qualcosa di più in futuro; “Bumblebee” ci ha fatto vedere come sia possibile ad esempio ravvivare questo franchise che sta ancora decidendo da che parte andare.
“Transformers – Il risveglio” è sbarcato nelle nostre sale a partire dal 7 giugno 2023.