<strong>“Finch” – Finch (Tom Hanks) è un ingegnere robotico sopravvissuto ad una catastrofica tempesta solare. Il mondo per come lo conosciamo è ormai sommerso dalla polvere e gran parte dell’umanità è rimasta uccisa. A Finch, gravemente malato, interessa soltanto lasciare al suo adorato cane Goodyear la sua creazione Jeff (Caleb Landry Jones), un robot che gli sopravviva e si prenda cura di lui. L’unico posto dove poter trovare ancora un po’ di cibo e condizioni meteorologiche accettabili è San Francisco e i tre intraprendono allora un viaggio verso l’estremo ovest degli Stati Uniti d’America. Nel frattempo Finch insegnerà a Jeff, che ha qualche problema ad entrare nelle grazie di Goodyear, a essere indipendente e anche un po’ cosa significa essere umani.
“Finch”, recensione
Titolo Universal che sarebbe certamente uscito in sala senza la pandemia di Covid, sbarca ora su Apple TV+ il nuovo film con Tom Hanks, che torna alle prese con un protagonista solitario o quasi. A diverse latitudini l’attore di “Forrest Gump” probabilmente non tira più come un tempo ed ecco quindi spiegata la scelta di farlo traslocare ancora una volta su piattaforma dopo “Greyhound – Il nemico invisibile” e “Notizie dal mondo”.
Il regista Miguel Saponchik (“Il trono di spade”) torna dal piccolo al grande schermo a undici anni da “Repo Men” e riesce a coniugare epicità e sentimentalismi, in questa operazione con lo zampino produttivo di Robert Zemeckis e della Amblin di Steven Spielberg. Il risultato è un lungometraggio post apocalittico on the road con diverse immagini spettacolari, anche se non con un grandissimo ritmo.
Per Finch 66 gradi e raggi ultravioletti carbonizzanti sono affari gestibili, mentre gli esseri umani soprattutto di notte no. Ecco perché non si fida di nessuno e viaggia comunque di giorno; non a caso non è stato il sole a decimare l’umanità ma sono stati gli stessi esseri umani a eliminarsi tra loro. L’ingegnere istruisce il robot come un figlio ma dopo aver sperimentato sulla sua pelle quanto la fame renda assassini e codardi si chiede come Jeff possa credere in lui. La spiegazione è che quest’ultimo finisce per rivelare alcuni suoi lati umani.
Tutti prima o poi ci troviamo nel percorso della nostra vita a dover gestire le emozioni più dure e proprio queste circostanze definiscono chi siamo davvero. Hanks dal canto suo è sempre Hanks, magnetico in questo tipo di ruolo che lo vede trasformarsi fisicamente man mano che la malattia di Finch avanza inesorabile. Ed è un bene, visto che la sceneggiatura di Craig Luck e Ivor Powell è piuttosto lineare.
“Finch” è disponibile in streaming sulla piattaforma Apple TV+ a partire dal 5 novembre 2021.