Generazione 56K, intervista ai protagonisti Gennaro Filippone e Alfredo Cerrone


Generazione 56K, la fortunata serie Netflix nata in collaborazione con The Jackal, ha ricevuto quattro nomination ai Serial Awards 2021, il Festival delle Serie Tv:

  • Premio interprete protagonista per Cristina Cappelli;
  • Premio sceneggiatura per Francesco Ebbasta Capaldo, Costanza Durante, Laura Grimaldi, Davide Orsini;
  • Premio Real Estate alla Casa Più Bella per la casa di Matilda ed Enea;
  • Premio Best Kiss per Angelo Spagnoletti e Cristina Cappelli.

Generazione 56K, punto di congiunzione tra due generazioni

La serie rappresenta il punto di congiunzione fra due generazioni, quella vissuta prima dell’avvento di Internet e quella nata dopo.  La storia, infatti, si pone a cavallo tra il 1998 e i giorni nostri e racconta la vita dei protagonisti partendo dagli anni in cui erano studenti delle scuole medie fino ai giorni nostri quando oramai quegli studenti sono diventati degli adulti con tutte le loro problematiche.

Nel cast anche i giovanissimi Gennaro Filippone e Alfredo Cerrone, rispettivamente di 12 e 14 anni che interpretano i protagonisti da piccoli. Abbiamo avuto il piacere di scambiare qualche chiacchiera con loro. Ecco cosa ci hanno raccontato.

Intervista ai giovanissimi attori Gennaro Filippone e Alfredo Cerrone

  • Quando e come è iniziata la vostra avventura con il mondo del cinema?

Alfredo Cerrone: Questa con Generazione 56k è stata la mia prima esperienza e devo dire che mi sono divertito tanto. Mi sono avvicinato al mondo della recitazione semplicemente perché amo il cinema. Ho iniziato a studiare recitazione presso l’università del Cinema di Napoli e grazie al mio agente e coach Peppe Mastrocinque, ho partecipato al provino per il ruolo di Daniel e sono stato scelto. Mi piacerebbe in futuro, interpretare anche ruoli un po’ più impegnativi, per poter dimostrare che recitare per me è un lavoro a 360 gradi.

Gennaro Filippone: Per me non è stata la prima volta, ma sicuramente è stata la mia esperienza più importante. Prima di entrare a far parte della serie Generazione 56k, ho avuto l’opportunità, grazie sempre al nostro coach e agente Peppe Mastrocinque, di prendere parte come attore non protagonista nei film “Pinocchio” di Matteo Garrone e “I Fratelli De Filippo” di Sergio Rubini. 

Generazione 56K – “Durante le riprese eravamo come una grande famiglia”

  • Quanto è stato divertente e quanto, invece, è stata dura (se lo è stato) girare la serie?

Alfredo Cerrone: E’ stato molto divertente e per niente dura. I due mesi sul set sono stati davvero fantastici. Eravamo come una grande famiglia, mi sentivo bene, come a casa. E’ stata senza dubbio un’esperienza che mi ha formato e che mi ha aiutato a capire ancora di più che da grande, il mio più grande sogno è quello di fare l’attore.

Gennaro Filippone: Aver conosciuto nuove persone, nuovi amici è stato tutto davvero incredibile. Tutto lo staff era molto gentile. È stata un’esperienza che non dimenticherò mai, importante e divertente allo stesso tempo.

Alfredo Cerrone
  • Con chi avete legato maggiormente sul set durante le riprese?

Alfredo Cerrone: Abbiamo legato con tutti, dagli attori allo staff tecnico. Con alcuni continuiamo a tenerci in contatto, perché è nata una bella amicizia.

Gennaro Filippone: Grazie a questa serie ho incontrato nuovi amici. Sono un tipo molto socievole e amo fare nuove conoscenze. Con alcuni degli attori ci sentiamo spesso e qualche volta ci siamo anche incontrati per commentare insieme la serie.

  • In cosa siete simili e in cosa vi sentite diversi dal personaggio che avete interpretato?

Alfredo Cerrone: Daniel tra i tre è quello più intraprendente, che sa prendere le decisioni senza pensarci più di tanto. Però, mentre con gli amici sa essere spigliato e con i nemici coraggioso, in tema di sentimenti è piuttosto timido e imbranato. Mi sono ritrovato molto in questo personaggio, poiché è molto simile a me. Questo mi ha fatto apprezzare ancora di più il ruolo.

Gennaro Filippone: Lu è un bambino buono e leale, che condivide con i suoi amici la passione per i videogiochi. È sempre preoccupato per le idee e le iniziative coraggiose di Daniel e Sandro, che lo apostrofano spesso con “Stai zitto Lu!”, anche per via delle sue terribili gaffe. Luca è molto diverso da me perché io non sono né timido né ho timore di trovarmi in situazioni complicate. Nonostante tutto devo dire che non è stato assolutamente difficile entrare nei suoi panni, anzi mi sono divertito ancora di più ad interpretare un bambino completamente diverso da me.

  • Come è cambiata la vostra vita dopo Generazione 56K?

Alfredo Cerrone: La mia vita non è cambiata. Certo, a differenza di prima, qualcuno mi riconosce per strada e mi chiede un selfie, ma per me quello che conta è aver realizzato un sogno.

Gennaro Filippone: La mia vita non è cambiata, ho soltanto aggiunto un’esperienza importante nella mia vita che mi ha permesso di mettermi alla prova come giovane attore. Far parte del cast di Generazione 56k è stata per me un’occasione unica. Mai nella mia vita mi sarei aspettato di partecipare ad un progetto così importante, e soprattutto di essere visto da così tante persone in 190 Paesi; ci ho messo un po’ di tempo a realizzare quella che era la realtà.

  • Oltre al cinema, quali sono le vostre altre passioni?

Alfredo Cerrone: Nel tempo libero gioco con la Playstation, a basket, disegno e sto cercando di imparare a suonare alcuni strumenti musicali. Attualmente sto studiando il violino, ma so già suonare il flauto, la chitarra, il pianoforte e l’ocarina.

Gennaro Filippone: Gioco a calcio da quando avevo 4 anni e mezzo ed è una passione che porterò sempre nel mio cuore

Gennaro Filippone
  • Quali sono i vostri sogni ora?

Alfredo Cerrone: Il mio sogno più grande è quello di fare l’attore da grande

Gennaro Filippone: Di sogni nel cassetto ne ho due: diventare attore e calciatore. Gioco a calcio da quando avevo 4 anni e mezzo ed è quindi una passione che porterò sempre nel mio cuore.

La serie, un omaggio al “come eravamo”

  • La serie ha avuto un grande successo e ha ottenuto ben quattro nomination ai Serial Awards 2021, il Festival delle Serie Tv. Ci sarà un seguito?

Alfredo Cerrone: Al momento non ci sono ancora conferme ufficiali, ma visto il successo della serie è probabile che si faccia la seconda stagione. Io non posso che sperarlo con tutto il cuore.

 Gennaro Filippone: Mi auguro di sì.

 

 

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