Castellammare di Stabia – La terza edizione dell’International Sport Film Festival ha acceso i riflettori su storie di sport che vanno oltre il campo di gioco, regalando al pubblico momenti di grande intensità emotiva e riflessione. Tra gli ospiti d’eccezione, l’attore e regista Gianfranco Gallo che ha impreziosito la manifestazione con la sua presenza e il suo impegno nel raccontare vicende umane di profondo significato.
Il fuoco nella balena, un docufilm che scalda il cuore
Fuori concorso è stato proiettato il toccante docufilm Il fuoco nella balena – I devoti dello Spartak San Gennaro. Diretto con sensibilità e realismo, il docufilm ripercorre la storia di tanti ragazzini strappati alla strada, dove ad attenderli c’era un destino incerto e difficile, per essere invece coinvolti in un progetto sportivo che ha cambiato le loro vite.
Il potere dello sport come riscatto sociale
La squadra dello Spartak San Gennaro, al centro del docufilm, rappresenta molto più di un club calcistico: è un simbolo di speranza, un faro che illumina percorsi di rinascita per giovani provenienti da contesti difficili. Alcuni di loro, grazie al talento dimostrato sul campo, sono stati notati e assorbiti da squadre locali, trovando nel calcio una concreta possibilità di costruirsi un futuro migliore.
Gianfranco Gallo e il suo messaggio universale
Gianfranco Gallo, intervenendo dopo la proiezione, ha sottolineato l’importanza di raccontare queste storie, che incarnano il vero spirito dello sport: non solo competizione, ma inclusione, crescita e riscatto.
Con il suo stile inconfondibile, l’attore e regista ha saputo toccare le corde dell’animo del pubblico, richiamando l’attenzione sull’urgenza di offrire opportunità ai giovani più vulnerabili.
Un Festival che parla al cuore
L’International Sport Film Festival si conferma ancora una volta non solo una celebrazione dello sport, ma una piattaforma per dare voce a storie che fanno riflettere. Il fuoco nella balena – I devoti dello Spartak San Gennaro è una testimonianza straordinaria del potere trasformativo dello sport, capace di dare senso e direzione a vite altrimenti segnate dalla marginalità.
L’applauso caloroso del pubblico è stato il giusto riconoscimento per un’opera che porta con sé un messaggio universale: il calcio e lo sport possono essere molto più che un gioco. Sono una speranza, una via di salvezza, una casa per chi una casa non ce l’ha.