“Gomorra 5”– Cambio di marcia dopo i primi due episodi (che abbiamo recensito qui) per la quinta e ultima stagione della serie “Gomorra”. La terza e la quarta puntata in onda su Sky Atlantic e NOW sono apparse infatti con molti meno tempi morti, chiudendo di fatto la fase di introduzione. Si sono innescate infatti la guerra per la supremazia, quella della personale vendetta cercata dall’Immortale Ciro di Marzio e quel gioco di continue e variabili alleanze che abbiamo imparato a conoscere in questi anni. Nonostante il riproporsi di alcune dinamiche ormai prevedibili gli sceneggiatori riescono a piazzare qualche colpo di scena riuscito, confezionando un intreccio compiuto.
Gomorra 5, recensione del terzo e quarto episodio
Spicca ancora sul fronte della recitazione Salvatore Esposito, probabilmente anche perché al suo Genny è stato finora destinato lo spazio più ampio. E fa il suo prepotente ingresso in scena Carmine Paternoster (presente già nel lungometraggio “Gomorra” di Matteo Garrone del 2008) nei panni di ‘O Munaciello, personaggio sornione e senza scrupoli. Gestisce in partenza una piazza di spaccio molto piccola a Secondigliano ma si fa strada intercettando e incanalando nella direzione per lui più vantaggiosa il malcontento degli affiliati. La sua statura minuta e il suo aspetto rendono alquanto azzeccato il suo soprannome.
La trama avanza con al centro la rivalità tra Gennaro Savastano e quel che resta dei Levante. Il primo decide di rischiare e uscire fuori dal suo bunker per riprendersi il comando assoluto. Dal canto suo Ciro Di Marzio torna a Napoli collezionando gli sguardi sgranati di chi era sicuro fosse morto e portando con sé un comprensibile rancore verso Genny. Rivediamo anche Sangueblu (Arturo Muselli), che a sua volta “torna in vita” grazie alla ricomparsa dell’Immortale.
Continuano ad avere un ruolo di primo piano ‘O Maestrale (Mimmo Borrelli) e sua moglie Luciana (Tania Garribba), una donna ambiziosa e caratterizzata dalla forte personalità. Altra figura femminile che conquista lo schermo è Claudia Tranchese, che interpreta con efficacia i silenzi di Grazie Levante. Altre new entry illustri sono quelle di ‘O Galantommo, boss d’altri tempi e di altri principi interpretato da Antonio Ferrante con al suo fianco Vincenzo Borrelli e Nunzia Schiano, e quella di Corrado Taranto nei panni di un imprenditore. Ci avviamo quindi al gran finale con una tensione diversa rispetto ad una settimana fa, pur con gli eccessi e i parossismi tipici della serie (vedi in particolare una scena tra il rampollo dei Savastano e ‘O Galantommo). Genny e Ciro si riavvicinano sempre di più e sarà un incontro-scontro che non promette niente di buono.
La quinta stagione di “Gomorra” ha debuttato su Sky Atlantic e su Now con i primi due episodi lo scorso 19 novembre. Fino al 17 dicembre verranno messe in onda due puntate ogni venerdì.