La celebre e oscura vicenda dell’omicidio di Maurizio Gucci rivive sul grande schermo grazie al film del 2021, House of Gucci, diretto e co-prodotto da Ridley Scott. La pellicola è un adattamento del libro di Sara Gay Forden e ripercorre le tappe che portarono alla caduta dell’omonima casa di moda.
Il film si apre nella Milano degli anni ’70, narrando l’incontro e il matrimonio tra Patrizia Reggiani (allora 22enne, responsabile d’ufficio) e Maurizio Gucci, erede di metà della quota della casa di alta moda. Nonostante l’opposizione del padre di lui, Rodolfo, che sospetta l’interesse di Patrizia per il denaro, la coppia si sposa, portando Maurizio a essere diseredato.
Con astuzia, Patrizia orchestra la riconciliazione con la famiglia, prima con lo zio Aldo e poi con il padre.L’avidità di Patrizia cresce, portandola a consultare la sensitiva Giuseppina “Pina” Auriemma come guida spirituale. La donna inizia a manipolare Maurizio e a tramare contro gli zii per ottenere il controllo di Gucci. Il suo piano include l’aiuto del cugino Paolo per incastrare Aldo per evasione fiscale, ottenendo parte delle loro azioni.Tuttavia, il rapporto tra Patrizia e Maurizio si deteriora rapidamente. Stanco dell’influenza della moglie, Maurizio si allontana, iniziando una relazione con Paola Franchi e chiedendo il divorzio.
La rabbia e il rifiuto di Patrizia la portano alla decisione fatale: non volendo accettare il divorzio né perdere il controllo di Gucci, chiede aiuto a Pina per organizzare l’omicidio.
Il 27 marzo 1995, Maurizio Gucci viene freddato con quattro colpi di pistola all’ingresso del suo ufficio da due sicari ingaggiati da Pina.
Il film si chiude con il processo del 1997 e il destino dei protagonisti: Patrizia Reggiani, Pina e i sicari vengono condannati a lunghe pene detentive. Maurizio aveva nel frattempo venduto le quote di Paolo e Aldo alla società Investcorp. La transazione segnò la fine dell’era Gucci, con l’azienda acquisita interamente da Investcorp e nessun membro della famiglia rimasto al suo interno.


