“I fratelli De Filippo” – Agli albori del Novecento i piccoli Eduardo (Mario Autore), Peppino (Domenico Pinelli) e Titina (Anna Ferraioli Ravel) conoscono ancora come zio il loro vero padre e cioè il celebre attore e commediografo Eduardo Scarpetta (Giancarlo Giannini). Uno zio-papà che ogni tanto fa visita a loro e alla loro madre Luisa De Filippo (Susy Del Giudice) e che pur non instaurando un gran rapporto li avvicina al mondo del teatro. Dopo la morte di Scarpetta nel 1925 l’amara scoperta: nel testamento non ci sono righe riservate ai tre fratelli, se non per una piccola somma mensile destinata a Luisa che presto non verrà più pagata. Inizialmente Eduardo e Peppino reciteranno nella compagnia del figlio legittimo di Eduardo, Vincenzo Scarpetta (Biagio Izzo), prima della formazione con Titina del celebre trio che ha fatto la storia del teatro italiano.
“I fratelli De Filippo”, recensione
Facendo uso di diverse note melodrammatiche il regista Sergio Rubini racconta una storia e un rapporto complicati, soffermandosi lungamente su un arco temporale tutto sommato breve una volta che i tre protagonisti sono diventati adulti. Con questo ritmo da piccolo schermo gli oltre centoquaranta minuti di durata scorrono meno fluidamente del certamente più cinematografico “Qui rido io” (che abbiamo recensito qui). La sceneggiatura di Rubini, Carla Cavalluzzi e Angelo Pasquini scava però bene nelle personalità, nei conflitti, nelle sofferenze, nelle radici e nel talento dei tre fratelli.
Share record (20.3%) per un film ottenuto alla messa in onda del 30 dicembre 2021, l’opera ha il pregio di creare un’agevole empatia degli spettatori con i giovani Eduardo, Peppino e Titina e anche con la loro madre. L’Eduardo Scarpetta di Giancarlo Giannini appare invece molto sopra le righe e a tratti alquanto triviale, pur se con una recitazione che intelligentemente riesce a non strafare e un dialetto che lascia qualche perplessità.
In testa e in coda l’esordio del 25 dicembre 1931 dei fratelli De Filippo al Cinema Teatro Kursaal con “Natale in casa Cupiello”, dal quale scaturirono ben sei mesi di repliche. Traspare con efficacia la sicurezza, la sfacciataggine e l’ironia tagliente di Eduardo, la moderatezza bonaria di Peppino e in mezzo il senso familiare e la diplomazia di Titina e di mamma Luisa. Questi i principali meriti di un lungometraggio sincero e sentito al netto delle sbavature, che riesce a restituirci in parte anche la rivoluzione teatrale che i tre De Filippo inseguirono e raggiunsero non senza ambasce.
Dopo l’anteprima alla Festa del Cinema di Roma dello scorso ottobre e l’uscita evento in sala a dicembre, “I fratelli De Filippo” è disponibile sulla piattaforma RaiPlay. In attesa di un sequel già annunciato, per il quale la materia prima narrativa certamente non mancherà.