“Il metodo Kominsky”, terza e ultima stagione: trama e recensione


“Il metodo Kominsky” – Alla morte dell’amico fraterno Norman (Alan Arkin), Sandy Kominsky si trova a dover gestire la sua ricca eredità accerchiato tra gli altri dalla figlia di lui Phoebe (Lisa Edelstein) e dal nipote Robby (Haley Joel Osment). Allo stesso tempo per Sandy arriva però l’occasione della vita con un ruolo da protagonista in un prestigioso film diretto da Barry Levinson, per il quale dovrà sospendere temporaneamente le lezioni alla sua scuola di recitazione.

“Il metodo Kominsky”, terza ed ultima stagione – Recension”Il metodo Kominsky”e

Degno epilogo per una serie brillante nella sua semplicità, che usa la leggerezza per dire tutte le cose pur non risparmiandosi atmosfere malinconiche e diverte con una comicità basilare e dialoghi taglienti. La linea seguita è quella delle prime due stagioni (che abbiamo recensito qui), con l’obbligo di piazzare subito la morte di un coprotagonista. Alan Arkin aveva rinunciato infatti ad un ruolo che gli aveva fruttato anche una nomination agli Emmy, facendo temere per la tenuta del progetto. Timori che si rivelano infondati; guadagnano a questo punto strada gli altrettanto validi botta e risposta tra Douglas e Kathleen Turner, già coppia protagonista de “La guerra dei Roses” del 1989 con la regia di Danny DeVito.

Dopo due stagioni da otto episodi questa volta ne arrivano soltanto sei, sempre a ritmi serratissimi e della durata inferiore ai trenta miniuti. Si chiude quindi il cerchio per un prodotto pieno di sostanza, contenuti e raffinatezza, che banalmente funziona come dramedy in quanto capace di far ridere ed emozionare raccontando la terza età da un punto di vista fresco e originale. Ovviamente non si può prescindere dalle prove importanti di Michael Douglas ed Alan Arkin e non menzionare le riflessioni critiche sul mondo della recitazione e del cinema.

Graditissima guest è in questa terza stagione Morgan Freeman, nei panni di sé stesso al pari del regista Barry Levinson. A muovere i fili ancora una volta l’ideatore Chuck Lorre (“The Big Bang Theory”, “Due uomini e mezzo”), capace di satireggiare in maniera efficace praticamente su tutto. Morte inclusa, naturlalmente, sempre ben in vista e che questa volta fornisce spunti non solo nel corso di un funerale ma anche durante una lezione di recitazione. Sandy Kominsky ci ha insegnato a modo suo che non è mai troppo tardi per sognare, per ridere, per godersi la vita. Il suo metodo è solo un’indicazione di base, sta a noi decidere come recitare le nostre parti.

La terza stagione de “Il metodo Kominsky” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 28 maggio 2021.

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