“Il prodigio” – 1862. Lib (Florence Pugh) è un’infermiera inglese che giunge insieme ad una suora in una cittadina irlandese per osservare da vicino il caso dell’undicenne Anna O’Donnell (Kila Lord Cassidy), che pare non mangiare ormai da quattro mesi. C’è da scoprire se si tratta di un vero prodigio religioso o di un farsa messa su dalla famiglia di Anna.
“Il prodigio”, recensione
Sebastián Lelio, autore del primo titolo cileno vincitore del premio Oscar per il miglior film straniero (“Una donna fantastica”), adatta con Emma Donoghue e Alice Birch il romanzo omonimo della prima creando una dimensione magnetica. Un intreccio drammatico col suo fascino, anche se non sempre credibile e allo stesso tempo incentrato sulla fede contrapposta alla scienza. Quest’ultima è incarnata proprio dall’infermiera di guerra Lib in uno scontro che punzecchia entrambi i contendenti, dopo la premessa che mette l’accento sull’importanza delle storie in cui credere fermamente.
La prova di Florence Pugh (vista lo scorso anno anche in “Black Widow” che abbiamo recensito qui) è il vero valore aggiunto che qui va a nozze con Lelio, il quale ha già dimostrato di saperci fare con le figure femminili. Scopriremo che la sua Lib ha un passato doloroso reso ottimamente senza nessun eccesso melodrammatico dall’attrice di “Lady Macbeth”. Ma Kila Lord Cassidy, che interpreta la bambina che sostiene di mangiare solo la manna dal cielo è altrettanto brillante. Lo spettatore è portato ad empatizzare a turno con entrambe, segno che la trama è articolata sapientemente e sa come confermare la tesi di una verità sfuggente. Concetti anche complessi insomma resi però con una semplicità disarmante, mostrando la potenza che possono acquistare le immagini che scorrono su uno schermo.
Tanti i pregi di quest’opera che non fa altro che confermare il talento cristallino di Lelio. In primis una scrittura solida e capace di destare sempre il giusto interesse, seguita a ruota da una fotografia notevole dell’australiana Ari Wegner (“Il potere del cane”) che ci regala colori non scontati. La macchina da presa guidata da Lelio scandaglia i personaggi ricercando la verità eppure finisce per alimentare ancora di più il mistero, con l’ausilio di location suggestive. La ricerca del regista cileno prosegue così con un film che, anche se non sempre dotato di un ritmo ottimale, risulta tecnicamente di primissimo livello e con riflessi metacinematografici di un certo spessore.
“Il prodigio” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 16 novembre 2022.