A fine aprile 2015 inizieranno a Firenze le riprese di “Inferno”
Il terzo film tratto da un romanzo di Dan Brown e avente come protagonista il professore di Storia dell’Arte ad Harvard ed esperto di simbolismo, Robert Langdon, sta per battere il primo ciak a Firenze, per poi spostarsi a Venezia e Instabul,
In occasione delle riprese, torneranno insieme il regista Ron Howard e l’attore Tom Hanks, già insieme nei film “Il codice da Vinci” e “Angeli e Demoni”, tratti dalla medesima saga nata dalla penna del cinquantenne scrittore statunitense. Il film è prodotto dalla Universal Pictures ed uscirà nelle sale tra la fine del 2015 e l’inizio del 2016. Il libro, invece, è edito dalla casa editrice Doubleday in America, dalla Mondadori in Italia, pubblicato nel 2013, giusto dieci anni dopo il grande successo a cui Dan Brown deve la sua popolarità: “Il codice da Vinci” (libro).
Per gli appassionati, Robert Langdon è ormai una vecchia conoscenza. Leggendo “Inferno”, si viene catapultati immediatamente nell’azione. Ritroviamo il nostro amico Langdon nel letto di un ospedale di Firenze, nel quale si sveglia improvvisamente senza, però, ricordare nulla di ciò che gli è accaduto. Non ha la più pallida idea del perché si trovi lì, in un ospedale, in Europa, nella città fiorentina culla di tanta cultura che lui ama profondamente. In poco tempo, e in maniera brusca, scopre che qualcuno sta tentando di ucciderlo, ma non sa la ragione, almeno in un primo momento, ed è costretto a fuggire. Lo aiuta a farlo la giovane dottoressa inglese Sienna, che Langdon ha conosciuto nell’ospedale. La mente turbata del professore è di tanto in tanto invasa da sogni oscuri, popolati da terribili immagini: un fiume rosso sangue pieno di corpi e sull’altra sponda una strana ed enigmatica figura di donna dai riccioli argentei, mentre in alto campeggia nel cielo una maschera raccapricciante. Tra queste sinistre visioni, la storia va avanti, divenendo una caccia all’uomo e, nello stesso tempo, una fuga vorticosa.
Enigmi e misteri si accumulano nel tragitto, ancora una volta sta al professor Langdon risolverli. Dan Brown nei suoi romanzi ci ha abituati a non annoiarci mai, grazie al susseguirsi veloce degli eventi e ai dubbi che sorgono ad ogni passo. Tutto ciò rende la lettura facile da “divorare”. Da non dimenticare il contributo importante che lo scrittore dà alla cultura e alle ricchezze del nostro Paese. Città storiche, come Firenze e Venezia, architetture e opere d’arte diventano protagoniste indiscusse, elementi essenziali dell’intreccio, al quale conferiscono atmosfere incomparabili.
Tutti i fans di Dan Brown e del suo personaggio Robert Langdon non mancheranno di sicuro alla proiezione del film, che ci offrirà nelle sue riprese, oltre all’ avvincente trama, anche il meraviglioso scenario di Firenze, Venezia e della nostra Italia.