L’angolo del Nerd e dell’Otaku – V for Vendetta


Gran Bretagna, in un futuro prossimo. Un gruppo politico di estrema destra, il Norsfire (Fuoco Norreno in italiano) ha preso il potere in seguito ad una guerra nucleare. La storia inizia qualche anno dopo la fine della guerra. Adam Susan, leader del partito (e di fatto vero detentore del potere, nonostante il Parlamento e la Monarchia siano ancora in vigore) attraverso un sistema computerizzato denominato “Fato” controlla l’intero paese. Omosessualità, libero pensiero e qualsiasi religione differente da quella anglicana sono fuorilegge. In questa situazione politica la giovane Evey Hammond, arrestata mentre cercava di sedurre un uomo, si imbatte nel misterioso V, un uomo vestito con una maschera di Guy Fawkes. Questo uomo ben presto si rivelerà un nemico per il Norsifire, destabilizzando l’intero sistema di potere.

La serie, pubblicata fra il 1981 e il 1985, fu una delle più acclamate della collana, tanto da meritarsi anche alcune copertine dei 26 numeri della testata. Il titolo, V for Vendetta, come ha più volte ribadito lo stesso Moore, venne in mente a Lloyd, come anche l’idea di disegnare V con la maschera di Guy Fawkes. Quest’ultimo era un cattolico inglese che, il 5 Novembre 1965, cercò di far saltare il Parlamento Inglese. L’attentato, passato alla storia come “La congiura delle polveri”, è tuttora celebrata in Inghilterra.

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Dopo qualche tempo un po’ di tempo dalla pubblicazione del numero 10, la serie venne ristampata dalla DC Comics in un unico volume. Ma nel 1985 la rivista Warrior chiuse e la serie vide una conclusione solo nel 1988.

La storia, scritta da Alan Moore e disegnata da David Llyod, è la più dichiaratamente politica dello scrittore britannico. Moore iniziò a scrivere la sceneggiatura nel 1981, terminandola nel 1988, ispirandosi agli avvenimenti politici inglesi di quel periodo. Primo Ministro era Margaret Thatcher e Moore stesso ammise di quanta paura avesse del governo Thatcher.

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In una prefazione scrisse “Penso di prendere la mia famiglia e andarmene via da questo paese, prima o poi, entro un paio d’anni. E’ diventato freddo e cattivo e non mi piace più”. Esattamente come la polizia segreta di Susan, il “Dito”, la polizia inglese girava con visiere nere. Sui cellulari della polizia, che giravano regolarmente per Londra, erano montate telecamere rotanti. Aggiunge inoltre che il governo voleva “eliminare l’omosessualità anche come concetto astratto”, inoltre i tabloid facevano girare la voce che sarebbero stati istituiti campi di concentramento per i malati di AIDS (all’epoca considerata la malattia degli omosessuali).

Un realtà, forse, ben peggiore di quella di “V for Vendetta”. Perché se la storia di Moore e Llyod è finzione, il governo Thatcher fu una dura realtà.

Curiosità: nel 2006 gli allora fratelli Wachowski scrissero, e di fatto diressero, una trasposizione cinematografica con Hugo Weaving e Natalie Portman. Se David Llyod si disse soddisfatto della trasposizione, Alan Moore né rimase deluso. Tanto da far rimuovere il suo nome dai crediti.

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