La guerra fra l’Impero di Garalick e la Repubblica di Leidenschaftlich è finita, ma il conflitto ha lasciato strascichi che vanno oltre gli scontri armati. Violet è un’orfana cresciuta dall’esercito del Leidenschaftlich come una vera e propria arma umana. Essendo stata esposta solo a morte e distruzione, la ragazza è incapace di esprimere qualsiasi forma di emozione o sentimento. All’indomani della fine della guerra l’ex soldato, per ordine del disperso maggiore Gilbert viene reintegrata fra i civili. Comincia quindi a prestare servizio come bambola di scrittura automatica nella società postale di Hodgins, suo vecchio commilitone.
Uscito come serie di Light Novel (un romanzo giapponese) dal 2015 al 2020, da cui è stato tratto un’anime andato in onda su Netflix da Gennaio ad Aprile 2018, la serie contiene un bel messaggio sulla crudeltà della guerra e, soprattutto, sulle conseguenze che essa ha sulla popolazione.
Violet, che nel conflitto ha anche perso le braccia (ha infatti due protesi), non è l’unico ad aver perso qualcosa in guerra. Diversi personaggi sono infatti reduci del conflitto e hanno riportato danni fisici e psicologici. Il direttore del servizio postale non riesce a dormire la notte per gli incubi.
La storia di Violet diventa quella di un qualunque paese che cerca di riprendersi da un violento conflitto. Una storia universale con temi mai banali, trattati senza banalità e senza sfociare nel patetico. E questo non è mai una cosa facile.
Oltre alla serie animata sono usciti, nel 2020 e ad Ottobre 2021, due film che fungono da sequel della serie.
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