“Memory”, trama e recensione

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“Memory” – Il killer Alex (Liam Neeson) pensa seriamente di andare in pensione quando scopre di essere affetto dal morbo di Alzheimer, malattia che ha colpito anche il fratello. La spinta per tirare avanti ancora un po’ gli arriva quando viene incaricato di uccidere una ragazzina. A quel punto Alex opterà per l’andare dritto contro i suoi mandanti e cioè l’FBI, deciso a fare giustizia prima che l’Alzheimer glielo renderà impossibile.

“Memory”, recensione

Tratto da un romanzo di Jef Geeraerts già trasposto in Belgio nel 2003 sul grande schermo col titolo “The Alzheimer Case” con la regia di Erik Van Looy, il film diretto da Martin Campbell (“Goldeneye”, “Casino Royale”) aspira ad intrattenere con l’azione e a far riflettere allo stesso tempo sulla giustizia e sull’influenza del potere su di essa. Ambientato tra Messico e Stati Uniti, non riesce però a tenere sempre il ritmo giusto.

Il protagonista è un sicario letale ma che fortunatamente ci viene mostrato anche nei suoi limiti. Certo è il solito ruolo alla Neeson ma Campbell cerca di uscire parzialmente dagli stereotipi proponendoci alcuni colpi di scena e un finale che, pur se già visto, ha un che di inatteso. Dalla parte dei “cattivi” troviamo Monica Bellucci, mentre Harold Torres interpreta il poliziotto messicano Hugo Marquez, pronto a tutto pur di mettere le cose a posto. Guy Pearce è invece l’agente dell’FBI Vincent Serra, disperatamente alla ricerca di prove e che per questo agisce a braccetto col protagonista Alex.

La dinamicità dell’azione e la crudezza della violenza sono tra i maggiori punti di forza di questo film che però è anche molto altro e che comunque riesce a spiccare nella consistente filmografia recente di Neeson. Di questo va dato atto allo sguardo di Campbell, che dopo diversi lavori lanciati sulle piattaforme torna finalmente in sala a undici anni da “Green Lantern” con Ryan Reynolds. Suggestiva la scelta di optare per un mood malinconico per un Neeson ormai settantenne, che continua a perseguire il genere che lo ha reso celebre ma deve pur fare i conti con la vecchiaia che avanza. La sceneggiatura firmata da Dario Scardapane gli regala questa volta un personaggio con una certa profondità (cosa che però non fa praticamente con nessun altro), che con la sua fragilità valorizza ancor di più l’interpretazione. Chiusa questa parentesi, però, scommettiamo di rivedere presto un Neeson implacabile e immortale come sempre.

“Memory” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 15 settembre 2022.

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