Appena rilasciata la seconda stagione di “Benvenuti a Eden” ha già reso la serie spagnola quella al momento più vista sulla piattaforma di Netflix.Diciamo subito che i creatori non hanno posto rimedio là dove si evidenziavano i maggiori punti deboli nello sviluppo di un’idea di partenza affascinante incentrata sulle modalità di ricerca della felicità.
Con l’aggravante anzi di puntate più lunghe senza reale ragion d’essere.L’intreccio avanza troppo lentamente, succede poco di sostanziale e non si scava oltre la superficie dei personaggi: il punto fermo è il target di riferimento giovanile che va facilmente in binge watching.
Facciamo un passo indietro per illustrare brevemente la trama partita nella prima stagione per chi non ha visto nemmeno una puntata.L’adolescente Zoa (Amaia Aberasturi) riceve al pari di altri quattro ragazzi un invito ad un party su una misteriosa isola per il lancio di una nuova bevanda.
Scopriranno ad un certo punto che l’esperienza nasconde anche lati meno esaltanti.Questi aumentano notevolmente negli otto episodi della seconda stagione in termini di azione e minacce per i ragazzi.
I personaggi new entry risultano però quasi ininfluenti e trascurabili e si perdono anch’essi nel turbinio di scene d’amore, complotti e morti violente.In fin dei conti troviamo più elementi di intrattenimento che però viaggiano di pari passo con uno spessore ancora minore rispetto al passato.
A non demeritare sono gli attori principali e quindi Amaia Aberasturi, Begoña Vargas, Amania Salamanca e Berta Castañé.Le vicende che li riguardano risultano talvolta troppo intricate, arriva qualche chiarimento atteso ma anche un moltiplicarsi di dinamiche impegnativo da seguire.
E che, soprattutto, non sfrutta il contesto per parlarci delle problematiche riguardanti il mondo dei ragazzi e la ricerca del loro posto nel mondo.Il mix di dramma, horror e thriller con un’impostazione marcatamente teen (notevolmente incrementata in questa seconda stagione col risultato di restringere la platea) non riesce ad andare più di tanto al di là degli stereotipi ma ha quel tanto di inquietante e misterioso che consente di destare un certo interesse nello spettatore nello scoprire come va a finire.
Sarebbe bastato raccontare più e meglio il passato dei personaggi, ricorrendo maggiormente all’uso di flashback, per alzare un minimo l’asticella.Ma, si sa, oggi dominano le produzioni a tavolino che si fanno dettare legge da un algoritmo che punta al pieno di visualizzazioni e all’aderenza alle tendenze attuali.
La seconda stagione di “Benvenuti a Eden” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 21 aprile 2023.