Serie Netflix In silenzio, trama e recensione

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Sergio Ciscar (Aron Piper) ha trascorso sei anni in carcere per aver ammazzato i genitori lanciandoli da un balcone e dal momento del crimine non ha mai più parlato. Una volta tornato in libertà verrà osservato attentamente dalla psichiatra Ana (Almudena Amor) col compito di capire meglio quanto è accaduto e se Sergio rappresenta ancora un pericolo o meno. Per farlo la dottoressa sfrutta delle telecamere piazzate in casa del ragazzo e allo steso tempo quelle cittadine. Scoprirà così che Sergio ricomincerà a frequentare Marta (Cristina Kovani), conosciuta mentre scontava la sua pena.

In silenzio, recensione

Sei episodi da tre quarti d’ora capaci di tenere sempre vivo l’interesse dello spettatore per questa serie molto meno sopra le righe delle altre spagnole che si trovano su Netflix. Tra dramma e thriller psicologico “In silenzio” gioca infatti molto sul mistero e sulla sofferenza, sull’osservazione di nascosto del protagonista. Un’atmosfera creata ad arte in maniera cupa e claustrofobica in quel di Bilbao, in location piccole, il sole sempre nascosto dalle nuvole e i colori spenti. Come il titolo suggerisce spesso le parole lasciano spazio al silenzio e anche a qualche riflessione sulla società attuale che volendo può guardarci e tenere sotto controllo quasi quando vuole. Anche se al tempo stesso non è detto che tutta la verità possa venir tratta da ciò che osserviamo, come la regia di Aitor Gabilondo, Gabe Ibáñez ed Esteban Crespo intende mostrarci.

Aron Piper, già protagonista della serie Netflix “Élite” (ritroviamo anche Manu Ríos nei panni del ragazzo di Marta), qui affronta una prova sensibilmente differente e lo fa in maniera efficace. Il suo personaggio riesce nonostante tutto ad essere compatito. Gli fa da contraltare l’interpretazione solida, intensa e ispirata di Almudena Amor, mentre un gran potenziale mostra anche Cristina Kovani soprattutto per il suo viso e la sua fisicità.

Va detto che i personaggi sono costruiti con sapienza dalla sceneggiatura al pari di un intreccio che sa farsi seguire, piazzando i colpi di scena al punto giusto e un finale aperto col quale venire a patti anche perché funzionale ad una eventuale seconda stagione. Tutto sommato la serie fa il suo dovere e non lascerà insoddisfatto lo spettatore medio da piattaforma. L’idea di base è essenziale ma funziona a braccetto con lo sguardo voyeuristico, la durata contenuta e la misura che quasi sempre accompagna questa produzione.

“In silenzio” è disponibile in streaming su Netflix a partire dal 19 maggio 2023.

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