The Whale e il dramma struggente della solitudine


The Whale, film che segna il ritorno alla cinepresa di Darren Aronofsky (Madre!, Requiem for a Dream, The Fountain) racconta di un uomo gravemente obeso interpretato da Brendan Fraser a cui rimane poco da vivere a causa della sua patologia. Fraser interpreta in modo magistrale un uomo oppresso dal proprio fisico e dalle numerose malattie ad esso correlate. Il protagonista è malato di cuore, una malattia non solo fisica ma anche dell’anima. Fraser ha il cuore distrutto dalla solitudine e dalla mancanza d’affetto. Docente di inglese, svolge corsi online con i suoi studenti senza però mai farsi vedere per la vergogna. Il film si focalizza sul protagonista, Charlie, che vuole riprendere i rapporti con sua figlia, ma non solo.

“The Wale”: la storia di un uomo solo e “La balena” di Melville

Charlie è un uomo solo che non ha altra consolazione se non il cibo; numerose e strazianti le scene in cui si ingozza di pizza e cibo spazzatura con una triste voracità. lo stesso nome “The Whale” è traducibile in italiano con “La balena”, un chiaro richiamo all’aspetto fisico del protagonista, ma anche alla balena Moby Dick, che trova spazio nel film con qualche citazione cara a Charlie. “The Whale” è un’altalena di emozioni, con molte scene tristi ma che fanno riflettere su quanto la solitudine sia un macigno pesante per il protagonista. Da menzionare la performance di Sadie Sink, che dopo Stranger Things interpreta la figlia di Charlie in un ruolo non facile ma che dà quella “spinta emotiva” in più alla trama. Eccellente anche Hong Chau in una prova non facile come badante-infermiera del protagonista. The Whale è un film da guardare, che tocca le corde dell’anima ed emoziona il pubblico. Il film è valso l’Oscar come miglior attore a Brendan Fraser, attori che molti ricorderanno per “La Mummia”.

 

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