“Top Gun: Maverick”, trama e recensione

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“Top Gun: Maverick” – Il pilota Pete “Maverick” Mitchell (Tom Cruise) è oggi capitano e istruttore di volo di ragazzi tra i quali c’è Bradley (Miles Teller), che intende seguire le orme di suo padre Goose deceduto nel primo film. Se trentaquattro anni fa i nemici erano generati dalla guerra fredda oggi ci sono i droni, anche se il passato tornerà comunque a fare capolino tra un combattimento aereo e l’altro.

“Top Gun: Maverick”, recensione

Dopo due anni di ostacoli posti dal Covid è finalmente pronto al lancio nei cinema il sequel di “Top Gun”, datato 1986, con Tom Cruise e Val Kilmer di nuovo al loro posto. L’ex marito di Nicole Kidman deve tanto a quell’incasso record di oltre 350 milioni di dollari in tutto il mondo, impreziosito da un Oscar alla migliore canzone per “Take my breath away” del nostro Giorgio Moroder e di Tom Whitlock. E il compianto regista Tony Scott aveva intenzione di proseguire il franchise; oggi a prendere il suo posto è Joseph Kosinski (“Tron: Legacy”).

La Paramount per questo suo titolo ha resistito, spalleggiata dal produttore Tom Cruise, alle avances delle piattaforme di streaming in maniera sacrosanta: si tratta in questo caso di un’opera che sarebbe un peccato non ammirare visivamente e acusticamente sul grande schermo. Il richiamo nostalgico al primo capitolo è evidente fin dai titoli di testa e dalla prima scena, passando per i costumi, gli accessori e le location. Tom Cruise, quasi sessantenne, nemmeno è cambiato più di tanto e il suo Maverick tiene botta per non essere rimpiazzato dai droni. Proprio come lui che ostinatamente resta legato ad un tipo di cinema sempre più in disuso, che limita al massimo la computer grafica e fa volentieri a meno delle controfigure anche per scene di una certa pericolosità. In tempi di green screen a trecentosessanta gradi è tanta roba.

La sceneggiatura, che tra le altre vede la firma di Christopher McQuarrie (regista del quinto e del sesto “Mission Impossible”), non esce dai confini del classico e pone sempre Cruise molto più che in primo piano rispetto agli altri personaggi. Lo spettacolo delle riprese aeree è notevole, funzionale al racconto e mai mero sfoggio di inquadrature ad effetto. Il tutto per un cinema quasi fuori dal nostro tempo ma estremamente sentito, come sempre più raramente ne troviamo. Una sorta di panda da salvaguardare che incanta nelle immagini, scalda il cuore e parte comunque per sbancare il botteghino. E dimostra come sia possibile innovare guardando anche al passato.

“Top Gun: Maverick” sbarcherà nelle nostre sale a partire dal 25 maggio 2022.

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