Torre del Greco – Sono iniziate da pochi giorni, nell’area dei Molini Meridionali Marzoli e dei cantieri navali, le riprese di “Il buco in testa”, il nuovo film di Antonio Capuano.
Il buco in testa, ispirato ad una storia vera
Protagonista Teresa Saponangelo nei panni della figlia di un poliziotto ucciso durante gli scontri di piazza nel ‘77. Il film è ispirato ad una storia vera. Si tratta della vicenda del brigadiere Antonio Custra, originario di San Giorgio a Cremano, ucciso da Mario Ferrandi, durante una manifestazione di militanti di estrema sinistra.
Il brigadiere Antonio Custra si era sposato da poco quando venne ucciso; sua moglie attendeva una bambina che nacque due mesi dopo la morte di suo padre. La piccola fu chiamata Antonia, come il suo papà. Antonia, nel corso della sua vita, ha voluto incontrare l’assassino di suo padre. Il film narra di quell’incontro e ricostruisce la vita di una ragazza che non ha mai conosciuto suo padre.
Le riprese del film prodotto da ESKIMO con Rai Cinema termineranno il 30 di aprile 2020 con la distribuzione del film nelle sale cinematografiche.
Il tragico destino di Antonia Custra
Antonia Custra, nel 2007 aveva incontrato Mario Ferrandi, l’ex terrorista che aveva sparato un colpo di pistola a suo padre ferendolo mortalmente.
Prima di quell’incontro Antonia aveva vissuto anni di sofferenza legati a disturbi alimentari, insicurezze e un odio profondo per quell’uomo che aveva ammazzato suo padre. Poi nel giugno del 2007 dopo l’incontro con Ferrandi, quell’odio imprevedibilmente si era sciolto ed Antonia aveva iniziato ad avere un’esistenza migliore.
Ma il destino di Antonia è stato infinitamente crudele. Due anni fa, dopo una lunga battaglia, Antonia è stata strappata alla vita da un male incurabile.