“Troppo cattivi” – I troppo cattivi del titolo sono i componenti di una banda di animali ladri: c’è il capo Mr. Wolf, il muscoloso Mr. Piranha, il crudele Mr. Snake, lo specialista dei travestimenti Mr. Shark e l’hacker geniale Ms. Tarantula. Le loro malefatte si compiono indisturbate fin quando la volpe governatrice Diane Foxington li provoca e la banda per non essere catturata e portare a compimento l’ennesimo furto dovrà fingersi per una volta troppo buona.
“Troppo cattivi”, recensione
Tutto parte dai libri dello scrittore australiano Aaron Blabey, rincorsi dalla DreamWorks fin dal 2018, e passa dalla sceneggiatura di Ethan Cohen (già autore di quella lucida follia che fu “Tropic Thunder”, di “Madagascar 2” e di “Men in Black 3”). A capitanare questa banda di animali spietati troviamo un lupo che senza nemmeno rendersene conto compie una buona azione, mettendo improvvisamente in discussione sé stesso e i suoi scagnozzi. Per una volta prende quindi in considerazione l’idea di cambiare ed essere così incluso in un mondo che da sempre lo combatte e lo isola.
Gli animali della banda appartengono tutti a razze temibili e alle quali si attribuisce una certa cattiveria, fattore fondamentale per invogliare lo spettatore a combattere contro i suoi pregiudizi. Non si sfugge dallo stereotipo, però, quando il maestro di bontà assume le sembianze del porcellino d’india Marmellata IV. Quest’ultimo farà capire ai troppo cattivi che certi vuoti possono essere riempiti con dei comportamenti diversi che portano all’accettazione.
Ovviamente questo messaggio di un certo spessore viene diluito nel solito brio e nella solita ironia del genere, in un mondo abitato a braccetto da animali ed esseri umani diretto ottimamente dal regista esordiente Pierre Perifel, già animatore di “Kung Fu Panda 2”. Il quale imprime al lungometraggio uno suo stile particolare e accattivante, garantendo un divertimento quasi sempre di buon gusto e citazioni pop che includono perfino Quentin Tarantino.
Era fondamentale in una produzione come questa scegliere le voci giuste, cosa che si è verificata tanto per l’edizione originale (Sam Rockwell, Awkwafina, Craig Robinson) quanto per il doppiaggio in italiano, che può contare sui comici Valerio Lundini, Edoardo Ferrario, Francesco De Carlo e Saverio Raimondo. Se proprio bisogna trovare un limite evidente a “Troppo cattivi” questo va individuato in una narrazione telefonata, priva di colpi di scena, celata però da personaggi brillantemente tratteggiati.
“Troppo cattivi” è sbarcato nelle sale italiane a partire dal 31 marzo 2022.