“Non possiamo non rivolgere un pensiero a Emanuele Melillo, il giovane autista che ha perso la vita a Capri. E’ stato colto da malore, probabilmente un infarto. Ha cercato di accostare il pullman per evitare danni. Non ci è riuscito. Una tragedia che poteva essere molto più grande”. Lo ha detto il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca, nel corso della diretta Facebook di ieri – “Il nostro cordoglio alla famiglia del giovane Emanuele, per il resto cercheremo di seguire la situazione dei feriti che sono stati portati in terraferma, alcuni bambini ricoverati al Santobono. Cercheremo di seguirli fino alla dimissione dai nostri ospedali”, ha aggiunto De Luca.
Capri, si attendono gli accertamenti tecnici e il risultato dell’autopsia
Le conseguenze potevano essere ancor più tragiche dal momento che il tratto di spiaggia su cui si è riversato ed è rimasto incastrato l’autobus era affollato di persone in spiaggia. Non semplice è apparsa subito la rimozione del bus, rimasto incastrato alle spalle delle strutture del lido sottostante,
“Da una prima analisi sembra che Emanuele abbia tentato di accostare il veicolo che purtroppo è precipitato: potrebbero aver concorso al tragico evento avarie del veicolo o anche irregolarità delle barriere di contenimento stradali. Perciò bisogna essere cauti e attendere i risultati degli accertamenti tecnici”, ha detto il legale dei familiari di Emanuele Melillo.
Sarà l’autopsia a chiarire le cause della morte dell’autista.
I feriti
Restano stabili le condizioni dei feriti. La prognosi è ancora riservata, ma senza pericoli imminenti. Due bambini rimasti feriti sono ricoverati presso l’ospedale pediatrico Santobono: le condizioni del piccolo di 4 anni non destano preoccupazione; il ragazzino di 12 anni i è stato sottoposto a intervento chirurgico poichè ha riportato diverse fratture agli arti inferiori.