ALIFE- Provincia di Caserta, rappresentante della comunità campana del Matese.
Questo territorio appartenne ai romani nel 326 a. C sotto forma di castrum.
Sono presenti anche alcuni resti che testimoniano la loro presenza attraverso decumani ed incrociato da cardini. Antica sede episcopale a partire dal IV secolo.
IL CASTELLO DI ALIFE
Secondo gli studiosi il Bruno ed il Villucci, il castello era un’antica fortezza romana nota anche come oppidum.
Situato al centro della città, era circondato da un ampio fossato, riempito da flussi d’acqua.
Durante la dominazione normanna, il castello venne ampliato e furono aggiunte nuove mura, costituite da massi di diversa grandezza.
Una stuttura fortificata che per la sua posizione non proteggeva anche la città, bersaglio facile di numerose invasioni nemiche.
Nel 1229 Giovanni di Brienne assediò l’edificio e stessa cosa fu fatta dal cardinale Belagio quando il feudo era di proprietà di Pietro d’Aquino.
Successivamente ricevette un altro assedio dal patriarca Vitelleschi che occupò il castello per ordine della regina Isabella. Una nuova ristrutturazione avvenne per opera del re Federico II.
Unico elemento ancora intatto è la torre situata a sud-ovest del castello, dieci metri di diametro ed alta 15 metri e costituita da un’ ampia finestra.
Durante gli scavi del 2001 sono stati riportati nuovi ritrovamenti inerenti ad un antico edificio romano, presente nello strato di suolo sottostante.