Basilica di Pozzano


La basilica di Pozzano nota come basilica di Santa Maria di Pozzano, in origine era una piccola chiesa nei pressi del pozzo. Su una colonna marmorea della chiesa, si deduce che in epoca romana sulla zona vi era un tempio pagano dedicato alla dea Diana.

La chiesa affidata ai frati francescani successivamente scacciati per richiesta del re Ferdinando I d’Aragona, su consiglio del parroco che nutriva gelosia nei loro confronti. Papa Giulio II sancì l’affidamento della basilica ai frati francescani nel 1506. Grazie all’ordine del vescovo stabiese Antonio Flores e del governatore di Napoli Corrado Ferrante ampliarono i lavori che durarono dal 1506 al 1539. La chiesa è stata nel tempo arricchita di testimonianze d’arte, eseguite da indiscussi maestri tra cui de Matteis, Conca, Cenatiempo, Fera, Diano e opere attribuibili a importanti scuole, come quelle di Pietro Negroni, Dionisio Lazzari, Luca Giordano e di Domenico Vaccaro. La chiesa, a forma detta “impropriamente” latina, è particolarmente ricca di decorazioni, marmi e di stucchi

Struttura

All’esterno la basilica è formata da una facciata semplice con tre ingressi: quella centrale di maggiore dimensioni e due laterali più piccoli. Sulla porta centrale infatti è presente un timpano sporgente spezzato. All’interno la basilica è a croce latina con una navata centrale molto ampia, con il soffitto, realizzato nel 1675. Quest’ultimo è formato da cassettoni e e due strette navate laterali. E’ presente  l’altare dedicato a San Francesco, la cappella dedicata alla Madonna di Pozzano, sul lato destro le cappelle di San Giuseppe, dell’adorazione dei Magi, di Sant’Anna e del beato Nicola da Longobardi, mentre sulla sinistra le cappelle di Sant’Emidio, Santa Lucia, del beato Luigi Hultrel e della Divina Misericordia.

L’altare maggiore, realizzato nel ‘700,è sormontato da un bassorilievo del ‘500 che rappresenta la Vergine del Carmelo con ai suoi piedi le anime del purgatorio, che chiedono la liberazione dalla fiamme. Sul fondo della chiesa, sul portale d’ingresso è posto l’organo. Sotto la navata centrale è presente una cripta che si raggiunge tramite una scala, è conservato il pozzo nel quale venne ritrovato il quadro della Madonna.

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