Il teatro come strumento di denuncia e riflessione sull’inutilità della guerra. Il 4 e 5 febbraio il Teatro Karol di Castellammare di Stabia ospiterà la compagnia teatrale di Emergency Ong Onlus, confermando l’impegno di Casa del Contemporaneo e Le Nuvole nella diffusione dei valori di pace e tolleranza.
C’era una volta la guerra di Patrizia Pasqui
“C’era una volta la guerra”, interpretato da Mario Spallino con la regia e drammaturgia di Patrizia Pasqui, andrà in scena martedì 4 febbraio alle 19:30. Uno spettacolo di 75 minuti pensato per un pubblico dai 14 anni in su, in cui si intrecciano storie, personaggi e riflessioni per dimostrare che la guerra non è inevitabile.
“Utopia non significa fuga dalla realtà, ma capacità di immaginare qualcosa che ancora non c’è, rendendola possibile”, afferma la regista.
Attraverso le vite di uomini e donne che hanno saputo inceppare il meccanismo della guerra, lo spettacolo vuole essere un contributo concreto all’educazione alla pace.
Stupidorisiko – Una geografia di guerra di Patrizia Pasqui
Grande attenzione sarà dedicata anche al pubblico più giovane con gli spettacoli matinée, in programma martedì 4 e mercoledì 5 febbraio alle ore 9:30. In scena “Stupidorisiko – Una geografia di guerra”, con Francesco Grossi, diretto sempre da Patrizia Pasqui.
Selezionato per la XIV edizione di Tramedautore – Festival internazionale della nuova drammaturgia, lo spettacolo ripercorre la storia dei conflitti, dalla Prima Guerra Mondiale fino ai giorni nostri, con un linguaggio ironico e critico che aiuta a comprendere l’assurdità della guerra.
L’incasso della serata sarà interamente devoluto a Emergency per sostenere le sue attività in Italia e nel mondo. I biglietti hanno un costo di 9 euro e il box office è aperto il martedì e il sabato dalle 17:00 alle 19:00, e il giovedì dalle 10:00 alle 12:00. Maggiori informazioni sono disponibili su www.teatrokarol.it o ai contatti 08118247921 e teatrotk@casadelcontemporaneo.it.
Un’occasione per riflettere su temi di grande attualità e ribadire, ancora una volta, un forte NO alla guerra.