Castellammare di Stabia. Scala: “Cimmino faccia il Sindaco. La vicenda del Porto non è più rinviabile.”

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Tonino Scala di LeU chiede di aprire il dibattito sull’area portuale, sul suo decoro e sul rilancio di uno spazio che è un ingresso per città. il comunicato

Il comunicato di Tonino Scala sul porto di Castellammare di Stabia

LeU chiede la convocazione di un Consiglio comunale per discutere insieme al Presidente dell’ Autorità portuale.

Nel corso delle settimane successive al voto, abbiamo provato a indicare alcuni problemi prioritari su cui occorrerebbe ragionare e avviare una discussione.
A oggi, ci tocca constatare che questo sforzo non è stato ancora accolto.

Terme, Fincantieri, i quartieri rappresentano emergenze da fronteggiare e, rispetto alle quali, abbiamo già avanzato proposte. A queste se ne aggiunge un’altra, che è quella che riguarda l’area portuale e, di conseguenza, il fronte a mare.
Il porto di Castellammare non può permanere nella situazione di abbandono in cui versa da anni, perché questo rappresenta uno dei poli principali sui cui andrebbe incentrato il rilancio della città.
La realtà è che in quell’area convivono grandi contraddizioni, risorse e degrado.
Compito dell’ amministrazione sarebbe quello di indirizzare le potenzialità all’ interno di un progetto di lungo corso.

Con l’ Autorità portuale e la Regione occorre avviare un’ interlocuzione positiva e lavorare sinergicamente ad un serio progetto di riorganizzazione di tutta l’ area che affronti definitivamente l’ annosa vicenda dell’ abbattimento dei Silos e dia seguito alla realizzazione della grande piazza a mare.
Riorganizzare il sistema dell’ accoglienza e della ristorazione, anche in ragione dei mega yatch che, con sempre più frequenza, attraccano al nostro porto, diventa prioritario per una città che vuole fare del turismo la chiave di volta del proprio sviluppo.
E invece dobbiamo constatare che anche la vicenda del bando per l’ assegnazione degli chalet è rimasta al palo. Noi pensiamo che si debba rifare la gara senza ricorrere ad altre procedure e che vi sia urgenza di farlo adesso per essere pronti per la primavera 2019.

Avvertiamo che il nodo del porto rappresenti un punto strategico su cui aprire un confronto la cui sede deve essere, anche in questo caso, il consiglio comunale.
Al Sindaco, come peraltro è già avvenuto in passato, chiediamo di convocare un consiglio comunale con la presenza del presidente dell’ Autorità portuale per discutere di quali siano le prospettive, gli impegni, i finanziamenti che si intendono destinare al porto di Castellammare.
Chiediamo, altresì, che il Sindaco prenda parte ad una riunione dei capigruppo per predisporre un consiglio comunale che possa affrontare la discussione sulla scorta di un documento redatto e condiviso da tutte le parti.
Cimmino faccia il Sindaco. Questo è un nodo non più rinviabile. Attorno ad esso si lega quello del fronte a mare, del centro antico, della riorganizzazione della viabilità. Dello sviluppo di Castellammare.

Tonino Scala
Coordinamento cittadino di Liberi e Uguali

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