“Ho incontrato stamattina il piccolo Yohan e i suoi splendidi genitori che gli hanno salvato la vita adottandolo e consentendogli di sottoporsi ad un delicato intervento al cuore. Yohan è un bimbo pieno di vita, di entusiasmo e di curiosità. Ed oggi è testimonial di una raccolta fondi per costruire un ospedale in Costa D’Avorio, il suo paese d’origine. Ho voluto omaggiare oggi a Palazzo Farnese il gesto d’amore dei suoi genitori Antonella e Gianluca, fulgido esempio di generosità, altruismo e caparbietà e degni rappresentanti della Castellammare che vogliamo.”
Sono queste le parole di Gaetano Cimmino, primo cittadino della città di Castellammare di Stabia che ha voluto incontrare ed omaggiare i genitori del piccolo Yohan.
Storia di Yohan, strappato alla morte grazie ad un’adozione
Yohan ha quattro anni. E’ originario della Costa d’Avorio e deve la vita alla sua meravigliosa famiglia: i genitori Antonella Illiano e Gianluca Nocera, entrambi stabiesi.
Antonella e Gianluca nel 2018 avevano preso in affidamento preadottivo il piccolo Yohan, nato due anni prima con una triplice cardiopatia congenita ed accudito presso l’Orfanotrofio Les Anges de Padre Pio,.
Una cardiopatia che non dava scampo al bambino. Solo un intervento avrebbe potuto salvargli la vita, ma in Africa mancano strutture adeguate; così Antonella e Gianluca decidono di adottarlo per portarlo in Italia e strapparlo alla morte.
Leggi anche: Il piccolo Yohan incontra Mons. Francesco Alfano
Il progetto “Cuori Ribelli”
Una storia a lieto fine quella di Yohan, ma di Yohan ce ne sono tanti altri. Un’adozione può salvare una vita e donare nuova linfa vitale a chi ha la forza di imbattersi in questa strada, che è fatta senza dubbi di amore, paure e sacrifici.
Antonella e Gianluca, sono riusciti nell’intento grazie all’aiuto dell’Onlus nazionale «Una voce per Padre Pio», di cui sono volontari da tempo e all’intervento del professore Guido Oppido – primario di Cardiochirurgia pediatrica dell’Ospedale Monaldi di Napoli – che ha avviato il progetto “Cuori Ribelli”, per la realizzazione di un reparto di chirurgia in Africa.