Nel 1976 fu rinvenuta a Castellammare di Stabia (NA), sulla collina di Varano, nei pressi della Villa del Pastore, una copia in marmo pentelico della nota statua bronzea di Policleto, databile tra la fine del II e la prima metà del I sec. a.C.
Alta 1,96 cm, la statua del Doriforo, finì, purtroppo, nelle maglie del traffico illecito internazionale. Dopo esser caduta nelle mani di privati ed esser stata esposta in Germania, presso il Museo di Baviera (1979), dal 1986 la statua si trova esposta presso il MIA, Minneapolis Institute of Minnesota (U.S.A.).
Nonostante la confisca, gli USA trattengono ancora il Doriforo di Stabiae
E’ recente la notifica della sentenza emessa dal Tribunale di Torre Annunziata con la quale è stata richiesta al MIA la restituzione della statua all’Italia. Nonostante la sentenza ed il decreto di confisca, il MIA, tuttavia, non sembra, essere intenzionato a restituire la statua considerata una delle migliori riproduzioni romane ancora oggi esistenti del Doriforo di Policleto.
Il museo americano sostiene, infatti, di aver acquistato la statua del Doriforo da un mercante d’arte svizzero, tale Elie Borowski (morto nel 2003), il quale, a suo tempo, aveva assicurato che la statua fosse stata recuperata in mare, a largo delle coste italiane (non sulla collina di Varano) intorno agli anni ’30 (non nel 1976). Per questo motivo il MIA ha richiesto maggiore documentazione a sostegno della pretesa avanzata dallo Stato Italiano.
Si tratta di motivazioni assolutamente pretestuose quelle sollevate dal MIA in quanto è stato provato:
- che la statua esposta al MIA (Minneapolis Institute of Minnesota) è la stessa trafugata negli anni ‘70 a Castellammare di Stabia. Sulla statua sarebbero presenti tracce di terra e non incrostazioni marine.
- che i vertici del MIA fossero consapevoli della provenienza illecita della statua.
Il Museo Archeologico di Stabia ‘Libero D’Orsi’ attende il Doriforo
Per riportare la scultura nel nostro Paese, si è dichiarato pronto ad intervenire anche il ministro della cultura Dario Franceschini. Nel frattempo il Comitato per gli Scavi di Stabia ha promosso una petizione pubblica per chiedere al MIA di restituire all’Italia la statua del Doriforo. Nella lettera inviata dal Comitato di Castellammare di Stabia alla direttrice dell’istituzione museale, Katie Luber. si legge nella parte finale:
“Siamo certi della sua collaborazione. Sarebbe bello che lei stessa, signora Direttrice, volesse venire in Italia per accompagnare la statua, che attende di essere esposta nella sua legittima casa, ovvero il Museo archeologico di Stabia ‘Libero D’Orsi’ a Castellammare di Stabia”.
E’ nelle prossime ore che potrebbe arrivare la giusta svolta al caso. Intanto, dal Maggio del 2021 è pendente, sempre negli U.S.A,. la rogatoria internazionale per ottenere dal Getty Museum la restituzione di cinque affreschi della villa romana di Numerius Popidus Florus di Boscoreale.