Meridbulloni – L’anno 2020, gravoso già per i notori fatti che hanno messo in ginocchio l’economia nazionale, chiude con un grave fatto che sferra un colpo mortale all’economia della Campania e toglie tranquillità a 80 famiglie stabiesi.
“Dovrete trasferirvi a Torino”
Venerdì mattina gli operai di Meridbulloni non sono potuti entrare nello stabilimento che è presente sul territorio da ben 70 anni. Hanno lavorato fino a giovedì sera, senza sospettare nulla di quanto sarebbe accaduto l’indomani. All’alba del venerdì hanno trovato una guardia giurata che presidiava lo stabilimento e le porte chiuse. E’ stato riferito loro che “dovranno trasferirsi a Torino se vogliono continuare a lavorare”. L’attività, secondo le intenzioni dei titolari, sarà trasferita dal 1° Febbraio presso la Ibs di Torino.
“Meridbulloni non si tocca!”
Sulla faccenda si sono pronunciati in primo luogo il sindaco delle Città delle Acque, Gaetano Cimmino:
“Meridbulloni non si tocca! Nessuna riconversione dell’area, nessuna speculazione edilizia, no a scelte scellerate da parte dell’azienda, siamo in prima linea al fianco degli operai.
Lo stabilimento è un fiore all’occhiello della nostra città proprio grazie alle maestranze, che rappresentano la storia di Castellammare, che ogni giorno si impegnano nello stabilimento di Corso De Gasperi.”
Anche il consigliere Tonino Scala si è pronunciato definendo il gesto “un atto con gli stessi metodi che usa la camorra”. Intanto, il presidente della Regione Campania, Vincenzo De Luca, ha chiesto l’intervento immediato da parte del Governo.