Castellammare di Stabia (NA) – Apre questa mattina al pubblico il Museo Archeologico di Stabiae intitolato a Libero D’Orsi, il preside che negli anni 50 riprese gli scavi, parzialmente iniziati in età borbonica, portando alla luce i reperti delle lussuose ville d’otium e delle ville rustiche di Stabiae.
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Stabiae, la bellezza ritrovata
Affreschi, sculture, terracotta, vasellame di mensa, oggetti in bronzo e in ferro, un’esposizione permanente negli storici ambienti della Reggia di Quisisana che finalmente ritrova dignità.
La Reggia di Quisisana è il più antico sito reale borbonico. Fu Carlo III a volerlo sulla collina di Quisisana, un luogo salubre dal quale poter ammirare il più bel panorama del Golfo di Napoli.
Dopo decenni di abbandono il palazzo è stato oggetto di un grande intervento di restauro terminato nel 2009. Le sue sale, però, sono rimaste vuote per decenni. Da oggi quelle sale ospitano un museo dedicato alla antiche ville romane di Stabiae e ai tanti reperti archeologici in parte ospitati nell’Antiquarium Stabiano chiuso dal 1997 e quindi stipati in grandi casse da allora.
Museo Archeologico di Stabiae
Il percorso espositivo del museo, il cui progetto scientifico è curato dal Parco Archeologico di Pompei, si propone di offrire un quadro complessivo di Stabiae e dell’Ager Stabianus dall’età arcaica sino all’eruzione del 79 d.C.
Quindici sale espositive che permettono al visitatore di “entrare dentro le rovine” per ammirarne la bellezza. Le prime sale sono dedicate alal storia della Reggia di Quisisana e alle ricerche archeologiche (scavi borbonici e quelli effettuati su impulso di Libero D’Orsi).
Sulle orme di Libero D’Orsi
L’inaugurazione del Museo Archeologico di Stabiae non solo realizza il grande sogno di Libero D’Orsi, un sogno al quale hanno lavorato per 70 anni, sin dal 1950, i soci del Comitato Scavi di Stabia, ma arriva in un momento storico per la città, quello della candidatura a Capitale Italiana della Cultura 2021.
La nascita del Museo è un segnale evidente che l’Amministrazione con a capo il sindaco Cimmino ha come priorità la cultura. In occasione dell’inaugurazione del museo il primo cittadino ha annunciato che riprenderanno gli scavi, certi del fatto che ancora tanti preziosi tesori sono rimasti sepolti.
A breve inizierà anche la riqualificazione del parco e dei viali che circonda la Reggia di Quisisana. Inoltre, la storia di Castellammare di Stabia sarà portata nelle scuole affinchè le nuove generazioni non ignorino le preziose testimonianze del territorio in cui vivono.
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