Tonino Scala. Il San Leonardo non garantisce il diritto alla salute

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Estate calda per la sanità e per l’ospedale San Leonardo di Castellammare. Tonino Scala cerca una soluzione ai tanti problemi che attanagliano la struttura ospedaliera stabiese

Tonino Scala sul San Leonardo

La sanità non va in vacanza
Il San Leonardo non garantisce il diritto alla salute

Con l’estate, con la settimana di ferragosto ritorna un tema caldo, scottante che, a dire il vero già durante tutto l’anno nega uno dei diritti sanciti dalla nostra Costituzione: il diritto alla salute. Per chi vive a Castellammare e nel comprensorio, la rappresentazione plastica di tale negazione è l’ospedale San Leonardo oggetto di passerelle dell’ultima ora e feudo degli ultimi anni da parte del consigliere regionale di turno che pur di accrescere i propri consensi ha mortificato le tante professionalità che esistono e che solo grazie al loro infaticabile contributo rendono possibile, nonostatante tutto, un servizio atto a garantire ciò che è possibile garantire. La mancanza di elementi basilari per garantire i lea, personale ai minimi termini, mancanza di strutture complesse come l’emodinamica e pronto soccorso al collasso sono alcune delle criticità che fanno del San Leonardo una struttura che non riesce a garantire quel diritto alla salute che in una città moderna dovrebbe essere ordinaria amministrazione. Già nella precedente consiliatura il Consiglio Comunale si era fatto carico di porre alla Regione e all’Asl competente tali criticità, lasciate come spesso accade, nel dimenticatoio. Il sindaco appena eletto, dovrebbe ripartire dal lavoro fatto quando era all’opposizione ricoivolgendo i capigruppo in primis e subito dopoil Consiglio Comunale per attuare una strategia serie ed efficace per porre con forza le criticità succitate e i possibili interventi risolutori. Il sindaco, grazie ad una norma anacronistica, è pur sempre la prima figura di dirigente sanitario sul territorio e ha il diritto dovere di non essere inerme rispetto a vicende che minano gli elementi essenziali del vivere civile. La sanità non va in vacanza e la città tutta ha bisogno di un’assemblea coesa su vicende serie, su servizi vitali come questi. Ci sono responsabilità oggettive che vanno denunciate con forza, noi siam pronti a fare la nostra parte. La sanità non può e non deve esser considerata una cifra che troppi anni é sempre in diminuzione. Dietro ogni taglio c’è un servizio in meno che nel campo sanitario è una cura in meno ad un ammalato. Bisogna riorganizzare in modo più efficace la medicina territoriale provando ad alleggerire il carico al San Leonardo potenziando lo stesso e valorizzando le professionalità che ci sono. A tale avviso sarebbe oppprtuno riaprire ciò che fino a qualche anno fa funzionava e bene portando meno utenti al Pronto Soccorso. Tra queste vorrei ricordare il poliambulatorio al rione Cmi in una struttura dello Iacp il cui fitto è anora pagato dal comune. La riapertura di tale struttura potrebbe evitare dalla periferia nord l’ondata di utenti al nosocomio rendendo più snello e funzionale il pronto soccorso come avveniva fino a qualche anno fa. Su questi temi incalzeremo il sindaco, che come dicevo, oltre ad essere il primo cittadino è la prima autorità sanitaria di Castellammare. Al sindaco Gaetano Cimmino chiediamo di convocare subito conferenza dei capigruppo, c’è un lavoro immane da fare. Leu, come sempre, è pronta a fare la sua parte.

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