Le acque di Castellammare di Stabia rappresentano un dono prezioso della natura, concentrato in un bacino idrogeologico unico al mondo. Si dividono in tre categorie: acque solforose, acque bicarbonato calciche, acque medio minerali.
Le acque solforose sono: Stabia, Sulfurea, Sulfurea Carbonica, Sulfurea Ferrata. Risultano efficaci nelle alterazioni intestinali, e per i disturbi dell’apparato digerente.
Le acque bicarbonato calciche, per la percentuale di sali disciolti ,sono utilizzate nella cura dell’organismo e vie renali. Tra queste ricordiamo: Media, Ferrata,Pozzillo che vantano un uso secolare. Attraverso la testimonianza storica del 1734 del frate francescano Tommaso ricciardi testimonia per l’importanza di queste acque termali, riuscì a guarire da una fastidiosa infiammazione localizzata all’articolazione del piede. Beveva a digiuno per diversi giorni l’acqua Pozzillo.
Le acque medio minerali: Acetosella, San Giacomo, Acqua della Madonna rientrano tra quelle medio minerali. Eccezionali per il loro potere diuretico e per gli ottimi risultati nei casi di calcolosi renale. Plinio nella sua opera Naturalis Historia cita le qualità terapeutiche utili per la calcolosi renale.
Lo zolfo, principale componente delle acque sulfuree delle Terme di Stabia è alla base delle terapie estetiche e dermatologiche. Si effettuano anche trattamenti per le malattie cutanee e vascolari come i bagni sulfurei, fanghi, risolvono i più comuni problemi di acne e seborrea, per combattere le rughe e le adiposità.